Penalizzazione Google: come recuperare PageRank

Google LogoNegli ultimi mesi molti siti sono stati penalizzati da Google: la causa principale sono i link a pagamento soprattutto se privi dell’attributo “nofollow”.

Anche questo sito ha subito una penalizzazione di PageRank per la presenza degli annunci testuali di Text Link Ads, ma dopo alcune novità sulla vicenda la situazione si è chiarita.

Leggo infatti su Master New Media che lo stesso Matt Cutts di Google è intervenuto pubblicamente per chiarire i dubbi di chi è stato penalizzato.

Cosa è successo? Semplicemente che una blogger americana, DazzlinDonna, si è lamentata sul suo blog con lo stesso Matt Cutts di essere ancora penalizzata dopo aver rimosso tutti i link a pagamento. Incredibile ma vero, Matt è intervenuto nei commenti del post aiutando Donna ed altri blogger a recuperare il loro PageRank con consigli decisamente utili.

Questa è la sintesi dei consigli per recuperare PageRank:

  • Eliminare i link a pagamento dall’intero sito
  • Mettere l’attributo “nofollow” su tutti i link presenti all’interno di articoli e recensioni a pagamento
  • Segnalare a Google che il proprio sito è in regola dall’apposita pagina

Dopo aver eliminato i link incriminati ho inviato la richiesta di reinclusione, ed in meno di 24 ore l’homepage di TomStardust.com risulta già con PR 6. Le pagine interne invece hanno ancora PR 0.

Aggiornerò questo post se ci saranno novità. Resta valida la discussione intorno alle decisioni di Google e ai metodi per eliminare concorrenti di AdSense, ma almeno adesso si è fatta piena chiarezza sulle penalizzazioni di PageRank.

Un ultimo consiglio: se il vostro sito dopo qualche mese è ancora penalizzato e siete sicuri di aver fatto tutto secondo le regole, provate a inviare una nuova richiesta di reinclusione.

Eee PC Asus e la navigazione su internet

Eee PCE’ arrivato anche in Italia l’Eee PC della Asus, un portatile ridotto all’essenziale con schermo da 7″, scheda wireless, 512mb di ram e Linux preinstallato (questa sì che è un’incredibile novità).

E’ la soluzione ideale per chi ha bisogno di spostarsi senza grosse pretese, ma il primo dubbio che mi è venuto leggendo il post di orangeek riguarda il monitor.

La risoluzione infatti è 800×480, e per quanto riguarda la navigazione web ci sono diversi problemi su tutti i siti realizzati negli ultimi 1-2 anni. Basti pensare che la maggioranza richiede uno schermo largo almeno 1024px per non vedere le orrende scrollbar orizzontali.

Navigare su internet con l’Eee PC è quindi difficoltoso, quasi la stessa esperienza della navigazione su cellulare che però può contare su browser studiati ad-hoc.

Peccato, perchè una risoluzione leggermente più alta avrebbe reso l’oggetto ancora più interessante, anche se il prezzo non sarebbe più stato così accessibile. Sembra tra l’altro che siano in uscita a Marzo nuove versioni a 8 e 8.9 pollici, ma con la stessa risoluzione del modello attuale.

Dubito che questo settore di mini-portatili possa far cambiare tendenza al web design degli ultimi anni, ma se realizzate applicazioni web e volete che siano veramente accessibili da tutti, fate in modo che usino un layout fluido da 800px in su, o fornite una valida alternativa come una versione per cellulari.

Chiude Italia.it, il fallimento è definitivo

Italia.it logoIl tanto discusso portale Italia.it ha fatto parlare per mesi la rete, incluso questo blog, soprattutto alla luce dei milioni spesi per un sito incompleto, inaccessibile, ricco di errori e con un logo orribile costato da solo 100mila euro.

Dopo le parole di Rutelli che lo scorso ottobre aveva anticipato la possibile svolta, siamo arrivati al capitolo finale. Il portale Italia.it è stato appena chiuso, dopo nemmeno un anno dal suo lancio. Impossibile visitare il sito, all’indirizzo www.italia.it non esiste più niente.

Qualcuno si sentirà sollevato per la chiusura di un progetto che aveva dimostrato fin dall’inizio enormi sprechi, ma sinceramente non mi sento di accogliere con entusiasmo la notizia. Un fallimento del genere non giova a nessuno, e chiudere come se non fosse mai esistito niente è una sconfitta.

Ovviamente non avrebbe avuto senso continuare ad investire in un portale simile, ma tutto ciò che era stato fatto poteva essere recuperato, trasformato ed affidato a qualcuno con un progetto chiaro e finalmente innovativo. Ci sono centinaia di web designer ricchi di talento, ma sottopagati in web agency senza futuro, che avrebbero colto al volo una possibilità del genere.

Mi rendo conto che tutto questo potrebbe essere utopico, soprattutto dopo il chiaro fallimento di altre iniziative come quella di Ritalia in cui anche io avevo sperato, ma gettare la spugna dopo aver speso milioni di euro è davvero deprimente.

Voi cosa ne pensate? A questo punto vorrei solo sapere quanti milioni di euro siano stati effettivamente spesi, dei 58 stanziati per l’intero progetto. Non conosco la risposta, ma saranno comunque troppi.

Aggiornamento – 21 Gennaio: leggo su Repubblica che fino ad oggi sono stati spesi quasi 7 milioni di euro. Niente male per un sito chiuso dopo un anno di vita.

Ma la cosa che mi fa più paura sono le parole lette su scandaloitaliano di Ciro Esposito, capo del dipartimento Innovazione e Tecnologie, che afferma:

Ora siamo pronti a ricominciare in maniera diversa.

Il che molto probabilmente significa buttare tutto nel cestino e ripartire da zero con enormi sprechi di denaro pubblico. Niente male.

Macbook Air e le altre novità Apple

Non esiste blog di informatica che non abbia almeno accennato alle novità Apple rivelate ieri, durante il Keynote di Steve Jobs tenuto a San Francisco.

Visto che non ho alcun interesse ad aggiungermi alla lista senza dire niente di nuovo, questo articolo vuole essere una mia analisi del nuovo Macbook Air e degli altri prodotti Apple, aperta come sempre anche ai vostri pareri.

Macbook Air

Macbook AirCosa dire del nuovo portatile ultra-sottile? Senza dubbio è un oggetto rivoluzionario, ma per diversi motivi non sono sicuro del suo successo, soprattutto fuori dagli USA. E’ un computer riservato ad un pubblico ben preciso, che ha bisogno di spostarsi spesso ed ha una buona disponibilità economica, ma certe mancanze si fanno sentire.

Apple ha deciso di puntare decisamente verso il mondo wireless, ma da noi è difficile trovare una connessione Wi-Fi disponibile. Pensate ai luoghi in cui sarebbe possibile connettersi ad internet nella vostra città: non mi stupisco se oltre al router di casa vi viene in mente al massimo l’aereoporto o qualche albergo. Ricordatevi che il Macbook Air non ha la porta Ethernet, niente connessione via cavo quindi.

E’ carente anche per quanto riguarda le Usb: una sola spesso potrebbe non bastare.

Applausi invece per quanto riguarda il trackpad multitouch. Lo stesso principio dell’iPhone applicato ad un portatile: fantastico. Sono rimasto senza parole vedendo la possibilità di andare avanti e indietro sulle pagine di Safari con un semplice gesto.

Insomma, questo nuovo portatile è un oggetto probabilmente di nicchia, per persone che hanno già un computer e possono permettersene uno nuovo esclusivamente per gli spostamenti. Non sarebbe possibile altrimenti, soprattutto pensando all’hd che arriva al massimo ad 80Gb.

Time Capsule

Lo ammetto, è una novità che mi ha attirato non poco. Un hard disk esterno senza fili può essere veramente comodo, soprattutto se è possibile condividerlo tra più computer e si possiede un portatile.

Il problema è uno solo: il prezzo. 300€ per 500Gb sono troppi, così come 500€ per 1 Terabyte. Sinceramente preferisco affidarmi ad un’unità di archiviazione più economica, e con l’iMac non ho tutta questa necessità di eliminare i cavi.
iPod Touch small

iPhone e iPod Touch

Per quanto riguarda l’iPhone l’aggiornamento è stato limitato, quello che invece mi interessa è l’iPod Touch. Tra i vari software adesso ha anche Mail, Maps, Stock, Meteo e Notes. Un gran bell’oggetto, ma la Apple poteva risparmiarsi di far pagare l’aggiornamento a chi lo possiede già.

Sto pensando di comprarmelo ma ho ancora qualche riserva, soprattutto pensando all’arrivo dell’iPhone in Italia.

Noleggio Film su Itunes Store

Di solito non mi soffermo più di tanto sulle feature a pagamento e non ho mai acquistato niente sull’iTunes Store, ma la possibilità di noleggiare film non è affatto malvagia. Il download può essere gestito con comodità, e non c’è nemmeno bisogno di riportare il dvd come da BlockBuster. Ne seguirò gli sviluppi, visto che il noleggio in Italia non è ancora possibile.

Spero con questo articolo di avervi dato alcuni spunti di riflessione sulle novità presentate dalla Apple. Non so dirvi se la grande attesa sia stata ripagata, è comunque notevole l’attenzione che il mondo della mela sta continuando ad attirare. Dite la vostra nei commenti!

Layer Tennis, sfida tra designer

Grazie al blog di Veerle ho scoperto l’esistenza di una fantastica competizione chiamata Layer Tennis.

Cos’è il Layer Tennis?

E’ una sfida tra due designer in tempo reale: inizialmente l’evento riguardava solamente Photoshop, ma poi sono stati utilizzati anche altri software come Flash e After Effects. I due partecipanti si scambiano un file ripetutamente, ed ognuno ha 15 minuti di tempo per realizzare la sua parte e passarla all’altro, per 10 turni.

La cosa fantastica è poter seguire l’evento in diretta, con tanto di commento di un “presentatore”. A tempo scaduto viene aperta una discussione dove si decide il vincitore. E’ poi disponibile tutto l’archivio degli scontri avvenuti, ognuno con il dettaglio dei 10 turni.

Per farvi un esempio, ecco le prime due immagini dal match tra Kevin Cornell e Shaun Inman:

Layer Tennis - Kevin Cornell

Layer Tennis - Shaun Inman

Dalle passate competizioni ci si rende conto della bravura di certi personaggi, soprattutto considerando il poco tempo a disposizione.

Se siete interessati a dare un’occhiata, andate sul sito ufficiale del Layer Tennis. Gli scontri avvengono di Venerdì, alle 9pm ora italiana, e stasera la competizione è tutta al femminile: Veerle Pieters vs. Cindy Li.

Il libro “Accessibilità Guida Completa” è online

Accessibilità Guida CompletaPochi mesi fa, a metà Settembre 2007, è stato pubblicato il libro Accessibilità Guida Completa di Michele Diodati. Un libro che analizza il tema accessibilità, spiega quale sia il giusto approccio allo sviluppo web, e consente di capire meglio l’argomento.

La notizia di oggi è che dopo pochissimi mesi il libro è stato interamente pubblicato sul sito dell’autore: capitolo dopo capitolo, si è arrivati al rilascio integrale di pochi giorni fa. Una risorsa preziosa, consultabile dall’inizio alla fine, ovviamente anche con l’aiuto di tecnologie assistive.

Parlando dell’autore, per chi non conoscesse Michele Diodati il mio consiglio è quello di visitare il suo sito. E’ una lettura impareggiabile per coloro che sono interessati ad avere un web liberamente fruibile da tutti. Anche il forum è uno dei primi link da aprire quando avete la necessità di risolvere una questione legata all’accessibilità: se non trovate subito una risposta, qualcuno sicuramente saprà chiarire i vostri dubbi.

Nuovo sito Feltrinelli: uno sguardo critico

Un’analisi del nuovo sito Feltrinelli, evidenziando pro e contro del portale.

logo FeltrinelliDa pochi giorni è online il nuovo sito di e-commerce della Feltrinelli, nota libreria e casa editrice: sono rimasto piacevolmente sorpreso da alcuni particolari dell’operazione, ma non mancano le note negative.

I Pro

Il primo punto a favore dell’operazione è sicuramente l’apertura del sito avvenuta in Dicembre, a favore dei clienti già registrati. Ho infatti ricevuto l’invito a partecipare ad una vera e propria beta privata: una password permetteva l’ingresso nel sito ancora chiuso. Operazione in pieno stile web 2.0, con la possibilità di inviare feedback e commenti. Idea ottima che ha premiato i clienti più fedeli, aumentando l’interesse per il nuovo sito.

Altra nota a favore riguarda la grafica. Molto più curata rispetto al passato, presenta qualche imperfezione come le tab della navigazione principale che appaiono troppo grossolane e definite male, ma l’impressione generale è buona. Ci sono anche alcuni elementi di interaction design interessanti, come lo slider in evidenza al centro della pagina.

I Contro

La prima cosa che mi ha sorpreso in negativo è stata l’assenza di un comunicato per il lancio ufficiale. Dopo tanto sforzo per mostrare ai clienti più fedeli la nuova creazione, non mi è arrivata nemmeno una email di notifica. Mi sono accorto per caso che il nuovo sito era online.

Un secondo particolare negativo, da evitare quando si rinnova un sito, è l’eliminazione di funzioni che fino a quel momento erano particolarmente apprezzate. Sul vecchio portale era possibile conoscere la disponibilità dei libri nei vari punti vendita, adesso non più.

Conclusioni

Il nuovo sito Feltrinelli presenta alcune idee interessanti, il cui impatto si è però perso in una scarsa cura dei dettagli.

Quello che inoltre continua a farmi riflettere è la poca importanza data alla validazione del codice html ed all’accessibilità. Non succede solo in questo caso, anzi la maggioranza di portali medio-grandi ha ben poca cura per questi aspetti.

E’ possibile fare qualcosa per cambiare questa tendenza? Le mie speranze per l’immediato futuro sono ben poche, basti pensare al caso di Google di cui ho parlato in passato.

Aggiornamento: ho avuto un interessante scambio di mail con Luca Innocenti, responsabile Customer Satisfaction di Feltrinelli, che mi ha fornito alcuni elementi per meglio giudicare il nuovo sito. Riporto direttamente le sue parole che integrano quando ho scritto:

“[..] lo scaffale sarà esportabile e condivisibile con altri utenti: in questo modo potrà “sbirciare” nello scaffale degli altri utenti che hanno gusti simili per scovare qualche libro o cd o film interessante.

Per quanto riguarda i “contro” le preciso che la ricerca della disponibilità presso i negozi non è stata disattivata, ma è semplicemente riservata agli utenti Carta Più. La stiamo comunque estendendo anche agli utenti registrati al sito. Può accedere a tale funzionalità entrando nella scheda prodotto e selezionando “dettagli”: visualizzerà un link “ricerca disponibilità presso i punti vendita”

La decisione di non comunicare in modo “invasivo” il lancio del nuovo sito, infine, è dovuta innanzitutto alla necessità di approfondire i test. Stiamo muovendo i primi passi e qualche funzionalità, come può immaginare, deve essere rafforzata.”

Sentitevi liberi di dire la vostra, il dialogo è aperto e qualsiasi suggerimento potrebbe essere preso in considerazione se degno di nota.