Contest: un logo per Kublai

Realizzate un logo per il progetto Kublai ed aggiudicatevi il premio di 1000€.

Per tutti i designer che hanno voglia di mettersi in mostra e allo stesso tempo guadagnare 1000€, c’è un contest molto interessante per un nuovo progetto: Kublai.

E’ un’iniziativa che si propone di aiutare lo sviluppo locale, visto che nasce proprio da un gruppo interno al Ministero dello Sviluppo Economico.

Chi vorrà partecipare dovrà realizzare un logo, il vincitore verrà menzionato nel futuro sito dell’iniziativa e come già anticipato riceverà un interessante premio di 1000€.

L’unico problema è la scadenza, visto che è fissata per il 30 Marzo. Poco tempo a disposizione quindi, ma se avete le capacità ed il tempo per partecipare non fatevi sfuggire l’occasione!

Molto spesso vengono lanciati concorsi al risparmio, sfruttando l’abilità di chi ha bisogno di farsi conoscere. In un contesto dove la ricompensa più comune è un semplice link o un iPod shuffle, un’iniziativa del genere non può che essere lodata.

Trovate tutte le informazioni necessarie ed i contatti sul blog di Alberto Cottica.

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Tommaso Baldovino

UX/UI Designer, professionista del web con più di 15 anni di esperienza su WordPress. Sono disponibile a seguire nuovi progetti dall'ideazione alla realizzazione finale. Scrivo ogni 2 settimane la mia newsletter.

12 commenti su “Contest: un logo per Kublai”

  1. Un premio decisamente troppo basso per ottenere un buon progetto professionale…Inoltre non esiste bando, nessuna regola, nessun documento che attesti l’avvenuta ricezione, nessuna selezione pubblica o garantita da una sorta di giuria…insomma mi sembra un modo per “comprare” il più alto numero di proposte ma pagarne solo una, fornendo il minimo delle garanzie, anzi nessuna.

  2. @Alex: provo a risponderti,
    1) il premio è anche in termini di visibilità: essere riconsciuto come autore di un logo di un progetto del Ministero dello Sviluppo Economico sulla creatività crediamo abbia un valore…
    2) un bando pubblico richiede una procedura burocratica lunga e complessa che preferivamo evitare: il progetto è appena stato approvato, e noi vorremmo iniziare da subito le attività, anche utilizzando questo contest per comunicare il progetto e avere una prima risposta di feedback da parte dei creativi e della blogosfera…
    3) rispondiamo alle mail, per attestare l’avvenuta ricezione ;)
    4) la garanzia è la nostra credibilità: per un progetto che si propone di creare un social network di progetti innovativi sulla creatività, puntando molto sugli strumenti messi a disposizione dalla rete, direi che la (tutela della) credibilità è fondamentale…

    Ovviamente non pretendo di averti convinto, capisco le tue critiche, ma noi siamo un progetto che utilizza soldi pubblici, e che per principio non nasce per distribuire (altre) risorse… la proposta che abbiamo fatto ci è sembrata “corretta” e potenzialmente interessante, chiaro che poi ognuno è libero di valutare se lo è per lui (e se ritiene di potersi fidare) …

    ciao,
    Marco

    P.S. grazie a Tom per il passaparola e … avanti creativi fiorentini (e non), avete una settimana di tempo!

  3. @Marco: sei il benvenuto, grazie per essere intervenuto direttamente e per aver condiviso il tuo punto di vista.

  4. 1.000 euro per un logo?
    No grazie. Non è etico e neppure professionale.

  5. secondo voi quale sarebbe stato un premio/compenso “adeguato”? (considerate le premesse delle quali dicevo nel precedente commento)

    M.

  6. Eccomi, rispondo un po’ tardi ma ci sono.
    :)
    Dunque è vero il premio è anche in termini di visibilità MA questa è conseguenza non lo scopo, è anche un onere..se ci pensi bene.
    La visibilità è intrinseca nella natura di ogni progetto di design grafico professionale, quindi di per sè non paga come motivazione…o forse pagherebbe al ragazzino neodiplomato che smanetta nei ritagli di tempo.

    Nessun o pochi professionisti accetterebbero un rischio del genere per 1.000 euro , visto che si presume che paghi le tasse, gli strumenti di lavoro, etc…e non ci coprirebbe nemmeno uno start up di progetto….al massimo correrebbe il rischio per un premio dieci volte superiore o se avesse qualche motivo personale per farlo.

    Difficile determinare un compenso “adeguato” o giusto, un’idea non ha di per sè prezzo e mille variabili influiscono…al massimo si potrebbe parlare di un prezzo minimo, ma varierebbe dal piccolo studio alla grande agenzia.

    Entrando nel concreto posso dirti che per realizzare un marchio possono servire giorni, settimane o mesi a seconda del livello del progettista, del briefing, dei brainstorming, dei budget e della intelligenza e ricettività dell’interlocutore.

    Un marchio nasce sull’esigenze specifiche di un’azienda e viene “pennellato” su misura dopo una reciproca conoscenza e parecchio feedback, prove e riduzioni per vedere l’adattabilità sui media , test etc..etc..

    Può la vostra richiesta rientrare in questa ottica?

    In altro caso diventa solo un esercizio di stile in computer grafica, per il quale un giovane “operatore” magari fantasioso ha espresso una vaga idea nella speranza di farsi notare e di cui avete scelto

    1, 100, 1000 proposte tutte amatoriali e realizzate velocemente, magari dal segno accattivante in apparenza ma nate senza relazione e quindi non possono comunicare nulla, è questo che avete chiesto.

    Se ne siete consapevoli, bene così. Però chiedetevi anche se per caso non fosse stato meglio spendere qualche soldo in più ed affidarsi a una persona di comprovata esperienza o addirittura non realizzarlo proprio il marchio, la visibilità sarebbe ancora positiva se attirasse critiche negative invece che elogi?

    In bocca al lupo e grazie per essere intervenuto nella discussione.

  7. Ciao Tom,
    questo il commento che ho lasciato anche sul blog del progetto in merito al risultato ottenuto penso possa essere interessante alla discussione anche per il post “99design”…

    Solo un commento sul logo scelto alla fine:
    non so quante proposte vi sono arrivate, la cosa certa è che non ci avete detto chi ve le ha mandate, quante sono e, soprattutto, non ce le avete fatte vedere. Voglio dire, lo spirito di partenza “ok grafici del mondo unitevi e fate il logo per il progetto Kublai” è molto interessante e avrebbe meritato una gestione “post selection” leggermente differente secondo me.
    1) pubblicare i loghi ricevuti lasciano la possibilità agli utenti di commentarli e/o votarli
    2) pubblicare i nomi di chi li ha proposti (se lo hanno permesso ovviamente)
    3) pubblicare il nome del vincitore
    4) spiegare quale ragionamento ha portato alla scelta del logo

    Detto questo vorrei esprimere il mio giudizio su questo logo:ad occhio e croce sono 3 font differenti: k-u-bla-i di cui 2 praticamente identici k e u tre uguali “bla” e non si sa perchè e la “i” che sembra quella di un chiosco informazioni.
    Inoltre la scelta cromatica non ha proprio significato ku in nero (ku ha un significato particolare? non credo) bla in giallo ocra (bla ha un significato particolare? non credo) e la i in arancione (oltre al chiosco informativo quale altro significato gli si può dare?).
    Il loghetto sulla ku richiama un po lo spirito di collaborazione che spinge il progetto e direi che è abbastanza azzeccato.
    Questo è quanto: ora 2 sono le cose, o 1000 euro non bastano per avere un lavoro serio oppure non avete giudizio e avete scelto la proposta sbagliata, fate voi.

    …e ancora…

    In merito ai significati che avete dato al logo:
    Ma secondo voi è normale che solo l’autore del logo capisca il suo significato?
    E’ normale che il significato sia talmente criptico ed autoelettivo che serve andare a cercare su wikipedia possibili significati cercando di teorizzarne uno che abbia una testa e una cosa per 1 ora?

    Ma cavolo, un logo deve essere semplice, efficace ed immediato e non una cosa per pochi eletti che si sono passati la voce a maggior ragione che si tratta di un progetto pubblico.
    Non ci siamo proprio.
    Buona idea, pessima gestione, pessimo risultato.

  8. Grazie Marco per l’intervento.

    Chi fosse interessato a seguire il discorso sul logo di Kublai e leggere la risposta di Alberto Cottica, segnalo questo post.