Google Ban: quando la paura è esagerata

In questo periodo ci sono state diverse rivoluzioni per quanto riguarda Google e l’attività dei SEO. Quello del posizionamento non è un ambito affatto statico, anzi è fondamentale aggiornarsi continuamente per evitare cadute clamorose dei propri siti, ma negli ultimi mesi ci sono stati più rinnovamenti del solito.

Un episodio su tutti è quello riguardante i link a pagamento, che ha visto il pagerank di numerosi siti scendere improvvisamente: anche su TomStardust.com c’è stato un calo da PR6 a PR4 avvenuto in un unico aggiornamento.

Quello però che mi fa sorridere, è come in certe situazioni la paura di essere bannati o penalizzati da Google diventi eccessiva, al punto da mettere i motori di ricerca davanti a tutto il resto, considerandoli anche più importanti degli utenti stessi.

Un esempio?

Mi è capitato di sentirmi dire di evitare le tecniche di image replacement che utilizzano position:absolute o overflow:hidden per paura del ban. Capisco i timori di chi non si può permettere una penalizzazione su Google (e chi può?), ma se determinate pratiche sono più che diffuse e rispettano gli standard non vedo dove sia il problema.

Scrivendo xhtml e css il mio obiettivo principale è sempre il rispetto degli standard del W3C e la validazione delle pagine. Raggiunto questo risultato, se le tecniche utilizzate sono consolidate non c’è motivo di aver paura. Uno sviluppatore dovrebbe sempre pensare per primo all’utente: sarà molto più facile poi occuparsi del resto, anche dei motori di ricerca.

E voi cosa ne pensate? Conoscete qualcuno bannato da Google per un image replacement o altre tecniche simili?

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Tommaso Baldovino

UX/UI Designer, professionista del web con più di 15 anni di esperienza su WordPress. Sono disponibile a seguire nuovi progetti dall'ideazione alla realizzazione finale. Scrivo ogni 2 settimane la mia newsletter.

5 commenti su “Google Ban: quando la paura è esagerata”

  1. putroppo non ho esperienze da raccontare, ma volevo solo esprimere il mio consenso con il tuo pensiero: sono rimasto anch io sorpreso da quanti pongono come aspetto primario il marketing e i motori di ricerca, tralasciando le cose più importanti quali il contenuto,l’ utente,gli standard,l’ usabilità, siamo solo due poveri illusi?

  2. Io direi che le tecniche quali l’image replacement e simili oltre che standard sarebbero da consigliare. Non so quanti siti al disabilitare del css sono risultati con titoli direttamente come immagini.

  3. sono d’accordo che te che ..certe situazioni la paura di essere bannati , ma quando ti succede come a noi che facciamo business con Internet vivi dei momenti molto difficili … A noi è capitato di essere bannato per aver inserito troppe Keywords… testo da google ..”abbiamo rilevato i seguenti links e testo, creati appositamente per i motori di ricerca in ixorateam.com”.

  4. La rete è libera di motori di ricerca ce ne sono quanti ne vogliamo non Bisogna cercare solo con Google i termini che cerchiamo altrimenti saremo sempre penalizzati ad esempio io cercavo un determinato articolo e facevo la ricerca su google ma non riuscivo a trovare quello che mi interessasse davvero e dopo 3 lunghissime ore con la ricerca su google mandai a quel paese il motore di ricerca ciè la Google e ricercai di nuovo su un altro motore che era yahoo in neanche 15 minuti trovai quello che invece con la google non sono riuscito a trovare per 3 ore di seguito morale della favola non sempre il miglior motore di ricerca ti da o diciamo può offrirti sempre quello che cerchi.a Volte cambiare e sempre piacevole e inportante farlo per trovare i tuoi risultati.