Fitness tracking UX: due app a confronto

Una settimana con UP24 al polso: i diversi approcci delle applicazioni UP e Lark.

Poco tempo fa mi è stato regalato UP24 di Jawbone, un braccialetto per tenere traccia di movimenti, attività fisica e qualità del sonno: negli ultimi anni c’è stata l’invasione di questo tipo di accessori, e per chi è malato di dati avere accesso ad informazioni simili è una vera e propria rivoluzione.

Avevo iniziato già da qualche mese ad utilizzare un’app in abbinamento con Healthkit su iOS: si chiama lark e mi aveva incuriosito per un approccio totalmente diverso dal solito. Invece di mostrare grafici e statistiche, lo strumento principale con cui si interagisce all’interno dell’applicazione è una chat. Continua a leggere Fitness tracking UX: due app a confronto »

AppSeed: dalla carta al prototipo

Ultime ore per il progetto Kickstarter di AppSeed: una app che trasforma disegni in prototipi funzionanti.

Se durante la fase di progettazione di un’interfaccia amate utilizzare carta e penna, questa notizia fa al caso vostro.

Su Kickstarter infatti è stato lanciato un progetto per la creazione di un’app (al momento solo per iPhone) capace di trasformare le foto dei vostri sketch in prototipi funzionanti. Il suo nome? AppSeed.

Per capirne il funzionamento la cosa migliore è guardare il video di presentazione:

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Flipboard per iPad è il magazine del futuro?

Un’App per iPad reinventa la rivista in forma digitale, grazie alle notizie condivise su Facebook e Twitter.

Flipboard for iPadIn questi giorni un’applicazione per iPad sta facendo molto parlare di sè: si tratta di Flipboard, definito dai suoi creatori un social magazine.

Dopo averlo provato per qualche giorno, posso dire che è davvero un’idea interessante, sicuramente migliorabile, ma con una serie di implicazioni notevoli per quanto riguarda la fruizione delle news in rete.

Come funziona Flipboard?

Flipboard permette di scegliere tra una serie di fonti quelle ritenute più interessanti, e le impagina in una sorta di rivista digitale. La parte interessante di questa applicazione è l’aggiornamento in tempo reale: non sono presenti solo immagini e testi, ma anche commenti provenienti dai social network.

Il video introduttivo chiarisce ogni dubbio:

Facebook e Twitter

Se le fonti fossero solo quelle preimpostate il progetto sarebbe sicuramente meno interessante. Il vero punto di forza di Flipboard è la possibilità di integrare i propri account di Facebook e Twitter per riceverne aggiornamenti istantantanei. I link condivisi dai propri amici vengono impaginati in maniera elegante, ed è quindi possibile sfogliarli e commentarli.

Vista la grande richiesta di questi giorni, al momento dell’installazione questa feature non è immediatamente disponibile. Io ho dovuto aspettare qualche giorno, ma dopo nemmeno una settimana ho ricevuto sulla mia mail la notifica dell’attivazione del servizio.

Pregi e difetti

Dal punto di vista dell’interfaccia è difficile trovare dei difetti: Flipboard è una delle applicazioni più eleganti viste finora sull’App Store. E questo è uno dei punti che potrebbe fare discutere: è un banale esercizio di stile o in questo modo i contenuti degni di nota vengono valorizzati come meritano?

In previsione futura, considerando che è stata annunciata anche l’integrazione con Flickr e Foursquare, le cose potrebbero farsi ancora più interessanti. Al momento sembra difficile poter pensare che Flipboard possa prendere il posto di Google Reader (magari accompagnato da Feedly), ma se il futuro sarà davvero social, questa potrebbe essere la strada giusta da seguire.

Approfondimenti: segnalo anche su Apogeonline un ottimo articolo su Flipboard.

Installare in contemporanea IE6, IE7 e IE8

Avere le tre versioni di Internet Explorer su un unico computer è possibile, per la gioia dei web designer.

Internet Explorer: icona L’uscita di Internet Explorer 8 per gli sviluppatori significa soprattutto una cosa: un nuovo browser su cui dover testare i propri lavori. I browser Microsoft diventano quindi tre, ma come è possibile installarli in contemporanea?

La soluzione non è così complicata:

  • IE6 e le versioni precedenti possono essere installate con Multiple IE di Tredosoft
  • IE7 si ottiene grazie all’installer standalone fornito sempre da Tredosoft
  • IE8 viene installato con il normale aggiornamento di Windows

Questa soluzione ha qualche problema per quanto riguarda Internet Explorer 6, soprattutto con siti che fanno un uso intensivo di JavaScript, ma il rendering nella maggior parte dei casi è fedele all’originale.

Un’altra possibilità è data da uno strumento Microsoft chiamato Expression Web SuperPreview, ma vi permetterà solamente di avere IE6 in parallelo con uno degli altri due browser: o la versione 7 o la 8, ma non entrambe.

Altre alternative come installare delle virtual machine sono possibili, ma se non avete particolari esigenze meglio evitare di complicarsi la vita.

Su cosa succederà nei prossimi mesi è difficile fare delle previsioni, ma IE6 potrebbe anche continuare a resistere. E’ plausibile infatti che siano gli utenti di Explorer 7 ad aggiornare: gli altri se non l’hanno fatto fino ad ora difficilmente cambieranno idea, qualsiasi sia il motivo.

Intanto c’è chi ha già trovato il primo bug di Explorer 8: devo ancora verificare il problema, ma pare che visitando questa pagina con il nuovo browser Microsoft non venga visualizzato correttamente lo sfondo. I prossimi giorni saranno determinanti per farsi un’idea più chiara, leggendo le reazioni della rete.

Google Chrome: le statistiche aggiornate

Dopo il clamore del lancio, il browser di Google si assesta su una quota globale pari all’1%, con risultati migliori sui siti tecnici.

Che Google Chrome non potesse mantenere i numeri dei giorni successivi al lancio era una certezza. Il browser è stato installato e messo alla prova da numerosi utenti, che sono in gran parte tornati alle proprie abitudini.

Dopo circa 20 giorni dalla sua nascita (avvenuta il 3 Settembre), è però interessante fare qualche analisi per verificarne la diffusione.

Relativamente a questo blog, che non ha i grandi numeri dei portali più famosi e viene visitato soprattutto da utenti tecnici, questi sono i dati:

  • il 3 Settembre, giorno del lancio, Chrome ha raggiunto quota 14,27%
  • dopo i primi due giorni, tra il 5 ed il 23 Settembre, la media è scesa al 5,67%
  • tra il 3 ed il 23 Settembre la media è del 6,44%

Complessivamente i numeri si allineano con quelli di Techcrunch, altro sito tecnico ma dalle visite ben superiori, le cui proporzioni restano però simili. Il 4 Settembre infatti ha dichiarato che Chrome sul proprio sito era a quota 6,23%.

Ed i siti rivolti ad utenti meno tecnici? Per un quadro più generale ci sono le statistiche pubblicate dal blog di StatCounter, che si basano su 450 milioni di pageviews realizzate tra l’1 e l’11 Settembre. Google Chrome globalmente non ha mai superato l’1,18%, per assestarsi intorno all’1% dopo i primi giorni.

E’ ancora presto per dire se le cifre siano stabili, probabilmente ci sarà bisogno di qualche altro mese di attesa. Difficile comunque capire se l’ascesa di Chrome abbia sottratto utenti a Firefox o ad Explorer: non c’è una tendenza chiara a riguardo.

Se state utilizzando il browser targato Google, raccontate la vostra esperienza nei commenti. Io lo uso esclusivamente per GMail vista la velocità di apertura delle pagine, e continuo a preferirgli Firefox per tutti gli strumenti ed estensioni che offre.

Aggiornamento: proprio oggi NetApplications ha rilasciato i dati relativi alla settimana appena trascorsa. In un panorama di 2 milioni di siti web, Chrome risulta sceso allo 0,77% di media, indicando che i numeri del browser di Google sono ancora in calo.

Adobe Creative Suite 4: novità e prezzi

Presentata ufficialmente la suite Adobe CS4 per Windows e Mac: uno sguardo alle novità e ai miglioramenti di questa versione.

Adobe ha appena presentato al pubblico la sua suite CS4, che esce a solo un anno e mezzo di distanza dalla precedente CS3. Se per molti l’operazione potrebbe essere mossa esclusivamente da motivi commerciali, in realtà le novità di questo pacchetto software sono numerose.

Interfaccia

Qualcuno ricorderà che la precedente versione della suite Adobe era uscita poco dopo l’acquisizione di Macromedia da parte di Adobe. Questa operazione aveva riunito sotto un unico marchio tutti i più famosi software delle due aziende, ma era ancora possibile notare una certa differenza tra le applicazioni nonostante la dichiarata integrazione. Adesso la situazione è decisamente migliorata, e tutti i software sono coerenti tra loro, a cominciare dall’interfaccia.

Una piccola nota va alle icone, che con la CS3 avevano subito un deciso restyling. Si nota infatti il cambiamento di colore del testo, che da bianco passa a nero per un contrasto con il background a mio avviso scadente. Sicuramente non supererebbe il test di validità del W3C.

Prestazioni

Il tanto decantato supporto alla tecnologia a 64-bit sarà solo per Windows Vista, con prestazioni che miglioreranno solo su hardware con più di 4gb di ram (si parla di un guadagno del 10% o poco più). Gli utenti Mac dovranno accontentarsi della versione a 32-bit, perchè alla Adobe hanno lavorato sul più datato framework Carbon, mentre la Apple offre il supporto a 64-bit solo su Cocoa.

Inoltre per la prima volta sarà sfruttata la GPU per migliorare le prestazioni, tanto che adesso saranno possibili alcune nuove operazioni, come la rotazione del canvas in tempo reale su Photoshop.

Photoshop CS4

Analizzando nel dettaglio Photoshop, la prima modifica evidente per gli utenti Mac sarà la presenza dell’Application Frame: un unico riquadro contenente tutti gli elementi dell’applicazione. Fino ad ora le varie finestre come quella dei layer, dei tool o dell’immagine da editare erano indipendenti. Adesso invece sarà presente uno sfondo unico, come succede ai programmi su Windows, per dare maggiore ordine e permettere di spostare tutti gli elementi contemporaneamente.

La novità non spaventi troppo gli utenti Mac, perchè l’application frame sarà comunque disattivabile dalle opzioni. In ogni caso i pareri non sono tutti negativi, c’è chi è soddisfatto della novità per poter ingrandire con un click l’applicazione a tutto schermo.

Tra le nuove funzioni, troviamo l’integrazione direttamente nel programma delle palette di Adobe Kuler, per poter scegliere combinazioni di colori al volo, in un sempre più forte legame tra software e applicazioni web.

Prezzi

Questi i prezzi delle varie Suite CS4:

  • Adobe CS4 Premium: 2638,80€ (aggiornamento da 898,80€)
  • Adobe CS4 Web Premium: 2278,80€ (aggiornamento 778,80€)
  • Adobe CS4 Production Premium: 2518,80€ (aggiornamento da 838,80€)
  • Adobe CS4 Master Collection: 3598,80€ (aggiornamento da 1198,80€)
  • Adobe CS4 Standard: 2038,80€ (aggiornamento da 718,80€)

Per chi fosse interessato al solo Photoshop CS4 Extended, il prezzo è di 1498,80€, per la versione Standard 1018,80€.

Approfondimenti e conclusioni

Se cercate altre informazioni, vi consiglio di dare una lettura all’articolo Creative Suite 4 for photographers di Imaging Resource, che analizza nel dettaglio le novità della suite Adobe rivolgendosi ai professionisti dell’immagine digitale.

Come sempre capita in queste circostanze i miglioramenti delle nuove versioni non sono così sostanziali da giustificarne un immediato upgrade. Le prestazioni della suite infatti migliorano solo su macchine equipaggiate con molta ram e con Windows Vista come sistema operativo. Su sistemi più datati non ne consiglierei l’utilizzo, visto che ad ogni versione i requisiti minimi di sistema aumentano.

Se avrete la possibilità di provare la nuova suite nelle vostre attività, lasciate nei commenti le vostre impressioni, potrebbero essere un utile riferimento per tutti i visitatori.

Google Chrome: novità e lati oscuri

Alla scoperta del nuovo browser di Google: è una vera rivoluzione? Analisi del software e dei suoi problemi.

La notizia è ormai nota, Google in pochi giorni ha deciso di lanciarsi nel mondo dei browser web con la sua creatura: Chrome. In questo momento il software è anche pubblicizzato sulla stessa homepage del motore di ricerca, che sicuramente frutterà numerosi download.

Ho effettuato alcuni test, e posso dire con cognizione di causa che Google Chrome mi ha decisamente stupito. Mi aspettavo un prodotto spartano, ancora instabile e non all’altezza della concorrenza, ma i fatti mi hanno smentito clamorosamente.

Velocità

Fin dalle prime pagine aperte, vi renderete conto che la velocità del browser di Google è incredibile. Il motore javascript è stato realizzato da zero, ed i risultati si vedono.

Pseudotecnico sul suo blog ha pubblicato un confronto con Firefox 3, fino ad ora il più veloce, e Chrome risulta 3 volte meglio.

Rendering delle pagine

Chrome utilizza WebKit per il rendering delle pagine, lo stesso di Safari 3.1. I siti realizzati secondo gli standard web non avranno quindi grandi problemi di visualizzazione. Potrebbe essere necessario un controllo per evitare problemi con il Javascript, ma per gli sviluppatori il lavoro aggiuntivo non dovrebbe essere troppo.

Dai primi test ho notato però che text-shadow, proprietà dei CSS3 funzionante su Safari, non ha alcun effetto su Chrome.

Barra degli indirizzi e ricerca

La barra degli indirizzi funziona in maniera simile a quella di Firefox 3, ma serve anche come casella di ricerca. E’ una bella soluzione, consente di alleggerire l’interfaccia e dopo poco tempo diventa tutto intuitivo. Tutto sommato è una banalità, ma nessuno ci aveva pensato prima.

Dettagli e curiosità

Ci sono altre funzioni degne di nota, prima di tutto per gli sviluppatori. E’ disponibile una console Javascript, un debugger, e cliccando col tasto destro del mouse su una pagina appare la voce “Ispeziona elemento” che apre una finestra simile a Firebug.

Come noto inoltre, le tab aperte occupano ognuna un processo separato. Se provate a chiuderne uno a caso dal task manager, vedrete apparire un originale messaggio sul browser.

Mancanza di estensioni

Il principale difetto di Chrome, così come di altri browser, è la mancanza di estensioni ed add-on. E’ proprio questa la forza di Firefox, e nessuno fino ad ora è riuscito a contrastare il browser di casa Mozilla su questo campo. E’ improbabile che per Chrome le cose cambino: basti pensare ad un’estensione come AdBlock. Google non consentirà mai di nascondere le pubblicità sul suo browser.

Problemi di sicurezza

Safari ha presentato alcune lacune sul lato della sicurezza, e Chrome che deriva da WebKit non ne è esente. In particolare è stata già riscontrata una vulnerabilità grave, che su Safari è stata corretta, mentre sul browser di Google è ancora presente.

Licenza d’uso

La nota dolente di Chrome è soprattutto questa. La licenza di utilizzo del software presenta diversi lati oscuri, una vera manna per chi contesta a Google le sue attitudini da Big Brother.

Il primo punto critico riguarda gli aggiornamenti, visto che Google si riserva il diritto di installarli automaticamente senza che l’utente possa fare niente.

Altro punto della licenza riguarda la pubblicità:

[..] alcuni servizi sono supportati con sistema di advertising revenue e possono mostrare pubblicità e promozioni. Queste pubblicità possono essere personalizzate sui contenuti delle informazioni allocate nei servizi [..]

Chrome potrebbe quindi sfruttare le numerose informazioni dell’utente collezionate durante la navigazione per scopi pubblicitari. Advertising mirato quindi, a scapito della privacy.

Conclusioni

Il nuovo browser di Google è un prodotto interessante, veloce e per certi versi innovativo, soprattutto per quanto riguarda l’interfaccia. Personalmente trovo difficile rinunciare a Firefox, ma non mi stupirei se Chrome guadagnasse quote di mercato interessanti.

Restano i lati oscuri riguardanti la sicurezza e la privacy, e per il momento esiste solo la versione Windows, ma il futuro potrebbe riservarci numerose sorprese. Se Google decidesse di puntare in questa direzione con decisione, anche i competitor più agguerriti avranno dei problemi a mantenere le loro quote di mercato.

Se avete altri dubbi su Chrome, vi rimando alle FAQ realizzate da Giovy.

Microsoft non mantiene le promesse su IE8?

Nella beta2 di IE8, i siti delle intranet vengono visualizzati in modalità non standard a causa di un’impostazione di default. Le promesse della Microsoft vanno in fumo?

E’ passato diverso tempo dal primo annuncio riguardante Internet Explorer 8, ed una delle promesse più eclatanti da parte della Microsoft riguardava la modalità Super-Standard. Questa modalità, capace di far visualizzare le pagine in maniera aderente agli standard web, sarebbe stata attiva di default.

Con l’uscita della beta2 di IE8 però, Hakon Lie di Opera ha pubblicato su The Register una sua scoperta: un’impostazione del nuovo browser forza tutti i siti delle intranet ad utilizzare il vecchio tipo di rendering, quello di IE7, chiamato Compatibility View.

La cosa ha ovviamente suscitato polemiche, accusando la Microsoft di non rispettare le promesse fatte: ma siamo sicuri che questa impostazione sia davvero così negativa?

Diciamolo chiaramente: in molte aziende le intranet sono realizzate male, e sarebbero impossibili da utilizzare con un browser che rispetti gli standard. Scenario paradossale, ma realistico, soprattutto in Italia. Cambiare browser renderebbe impossibile lavorare, e la Microsoft ne è consapevole.

Introdurre un’impostazione del genere consente di evitare problemi, garantendo su tutti gli altri siti una visualizzazione ottimale. Dal mio punto di vista concordo con Jonathan Snook, questa non è una tragedia: inutile conservare posizioni troppo zelanti sugli standard web.

Se vogliamo che Explorer 8 si diffonda tra gli utenti che non passeranno mai a browser come Firefox, Opera o Safari, dobbiamo eliminare una delle possibili scuse per non installarlo.

Resta comunque il problema IE6, che continuerà ad esistere in molti pc: tutti quelli dei dipendenti che lo usano perchè IE7 non funziona sulle loro intranet. In questo caso c’è ben poco da fare, se non rendersi conto che nel 2008 è assurdo (soprattutto per un’azienda) avere una pagina funzionante solo su Explorer 6, browser datato 2001.

Firefox 3, Opera, Safari e la guerra ad IE

Alla scoperta delle nuove versioni di Firefox, Opera e Safari, che cercano di togliere quote di mercato ad IE. Cosa succederà?

Firefox 3 ha visto la luce, e con il Download Day punta ad abbattere ogni record. L’occasione è buona per fare una panoramica sui principali browser web esistenti e del prossimo futuro, ed alcune riflessioni su cosa può attenderci.

Firefox 3

Senza dubbio uno dei principali punti a favore di Firefox 3 è la maggiore velocità di esecuzione del codice JavaScript. A questo sono da aggiungere numerosi dettagli che migliorano l’esperienza di tutti i giorni: la gestione delle password, dei componenti aggiuntivi, dei download che potranno essere messi in pausa e ripresi anche dopo un riavvio.

Per gli sviluppatori inoltre c’è un’intera sezione sul Mozilla Developer Center che illustra le novità di Firefox 3, dal supporto migliorato dei CSS a quello per le PNG animate.

Download Firefox 3

Opera 9.5

Opera è il browser che ha giocato d’anticipo sulla concorrenza, uscendo con l’ottima versione 9.5 prima di tutti gli altri. Le novità più apprezzate riguardano gli sviluppatori, visto il maggiore supporto per i CSS3 e l’integrazione di Dragonfly, l’analogo di Firebug. Per attivarlo vi basta andare sul menu Strumenti -> Avanzate -> Strumenti per gli sviluppatori.

Da notare come anche Opera abbia cambiato l’interfaccia grafica con uno stile più accattivante, anche se la semplicità delle versioni precedenti mi era sempre piaciuta.

Download Opera 9.5

Safari 4

Avrà il motore JavaScript più veloce in circolazione, incrementando le prestazioni rispetto all’ultima versione di Firefox del 50%.

Per l’uscità ci sarà ancora da aspettare, visto che sarà rilasciato con la nuova versione di Mac Os: Snow Leopard. In ogni caso la Apple ha da poco fatto uscire la versione 3.1, veloce ed elegante.

Download Safari 3.1

Internet Explorer 8

La Microsoft dopo il grande passo fatto da Explorer 6 ad IE7 sembra aver confidato troppo sulla propria posizione predominante. Nella pagina dedicata ad IE8 sono presentate diverse novità, tra cui il supporto completo ai CSS 2.1 e la discussa modalità Super Standard, ma non c’è ancora una data ufficiale.

Considerando che ad Agosto è previsto il rilascio di una nuova beta, è probabile che la data di uscita di Internet Explorer 8 sarà resa nota al ritorno dalle vacanze estive, e comunque il browser uscirà entro la fine del 2008.

Conclusioni

Una cosa è certa: non si è mai parlato così tanto di browser web come si sta facendo in questo periodo, ed il bello è che non ci sono solo due contendenti come ai tempi di Explorer e Netscape.

I prossimi mesi saranno una prova decisiva per le ambizioni di Firefox 3, che da tempo prova a rubare quote di mercato ad IE.

Quale può essere l’unico problema? Che i browser alternativi, come Opera e Safari, finiscano per togliere percentuali proprio a Firefox, in una guerra fratricida.

La speranza è che questo non accada, ma per raggiungere l’obiettivo di un web sempre più vicino agli standard il primo ostacolo è un altro: il definitivo abbandono di Internet Explorer 6.

La velocità di Firefox 3

Risultati interessanti per la nuova versione del browser di casa Mozilla: Firefox 3 sarà molto più veloce.

FirefoxE’ stata appena rilasciata la quarta beta di Firefox 3, e sembra proprio che ci dovremo aspettare un netto miglioramento nelle prestazioni del browser di casa Mozilla.

Sul sito mozillalinks.org infatti sono stati resi pubblici i risultati di alcuni test decisamente sorprendenti.

Il primo miglioramento riguarda il consumo di memoria: se fino ad ora utilizzare Firefox significava arrivare facilmente a 200Mb di RAM occupata, con Firefox 3 le cose sembrano cambiare. Le dichiarazioni ufficiali parlano di correzioni a numerosi memory leaks, il che spiega i problemi di Firefox 2 soprattutto dopo lunghe sessioni di lavoro.

La cosa più sorprendente però è la velocità nell’interpretare codice Javascript. Per il test è stato utilizzato Sunspider, che potete usare anche voi per rendervi conto delle differenze tra i vari browser. Con tutti i dubbi del caso, Firefox 3 è risultato 2 volte più veloce di Opera e Safari, 3 volte più veloce di Firefox 2, e addirittura 5-6 volte più veloce di Internet Explorer 7.

Considerando il sempre più diffuso utilizzo di Javascript nelle pagine web, resta solo da sperare che la versione finale mantenga questi risultati.

La data di uscita di Firefox 3 ancora non è nota, ma entro un mese vedrà la luce la versione Release Candidate, ultimo passo prima del rilascio finale.

Se siete interessati ad approfondire, vi consiglio di leggere anche Punto Informatico. Se invece utilizzate Internet Explorer, forse è arrivato il momento di guardarsi intorno e provare qualcosa di diverso.