Il web design è morto?

Essere un esperto di HTML e CSS ormai non è sufficiente: è tempo di specializzarsi.

Con l’inizio del 2014 è tornata alla ribalta una discussione non del tutto nuova: conoscere HTML e CSS è sufficiente per potersi considerare dei web designer professionisti?

La risposta è no.

È iniziato tutto dal post di Jeff Croft: Web Standards killed the HTML star.
Abbiamo attraversato un periodo in cui lavorare con IE6 ci provocava incubi ogni giorno: essere un web designer significava saper risolvere in pochi secondi i problemi più assurdi.

È stata dura battersi per il riconoscimento degli standard web e per un comportamento coerente tra tutti i browser, ma alla fine i risultati sono arrivati. Gli standard erano importanti proprio perchè i browser si comportavano in maniera diversa, con un grande caos per tutti.

Ora che la maggior parte dei problemi sono un vago ricordo e che le versioni più vecchie di Internet Explorer sono diventate obsolete, cosa sta succedendo? Non è più fondamentale avere quel bagaglio di conoscenze che dava valore al ruolo del web designer: HTML e CSS sono linguaggi semplici, e limitarsi solo a queste competenze non può essere considerato il punto di arrivo di una carriera lavorativa.

Il concetto viene ribadito anche da Jeffrey Zeldman in un suo post: It’s 2014. Is web design dead?

In particolare:

HTML “gurudom” was never a career path for anyone, aside, maybe, from a couple of talented authors. Same thing with CSS trickery. Doing black magic with CSS3 can get you a slot on a web design conference stage, but it’s not a career path or proper goal for most web designers.

Attenzione: questo non significa che il web design sia ormai inutile. Semplicemente limitarsi a HTML e CSS è stato necessario finchè sono esistite determinate esigenze. Non è mai stato il sogno di nessuno passare la vita a risolvere problemi di compatibilità con i browser Microsoft.

Ora che che creare un sito è cosa relativamente semplice, è tempo di dedicarsi a quello che conta veramente:

The goal of the web standards movement was to remove needless complexity and absurdity from the process of creating websites so we could focus our attention where it should be: on design, content, and experience.

Se non l’avete ancora fatto, iniziate a pensare alla direzione in cui potrebbe puntare la vostra carriera, e specializzatevi. C’è spazio per tutti: graphic designer, UI designer, UX designer, sviluppatori front-end. Ognuno di noi ha una specializzazione, si tratta di coltivarla e potersi finalmente concentrare su quello che conta veramente, senza dover più litigare con il codice come in passato.

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Tommaso Baldovino

UX/UI Designer, professionista del web con più di 15 anni di esperienza su WordPress. Sono disponibile a seguire nuovi progetti dall'ideazione alla realizzazione finale. Scrivo ogni 2 settimane la mia newsletter.

Un commento su “Il web design è morto?”

  1. Assolutamente vero.
    Oggi non ci si può limitare ad essere “web designer”, per la rete e la diffusione di contenuti, tutorial, corsi e risorse online hanno limato le differenze tra i “novellini” e chi si considera professionista.
    Creatività sta proprio nel riuscire a trovare strade innovative per utilizzare tutti gli strumenti più semplici verso nuove finalità.

    Ottima riflessione.