Una riflessione sul design di interfacce e sull’icona del floppy disk, utilizzata per indicare il salvataggio.
L’attività di Interface Design è spesso trascurata, ma è uno dei passi essenziali da affrontare nella realizzazione di software e applicazioni web. Negli ultimi anni i software web-based hanno acquisito grande importanza, tanto da far presagire una sempre più solida integrazione tra desktop e internet.
Tra tutte le convenzioni utilizzate però, una sta ormai diventando obsoleta: quella del floppy disk per indicare il salvataggio di un documento. In questi giorni Positive Space ha sollevato la questione, affermando che è ormai ora di trovare una nuova soluzione: i dischi floppy stanno sparendo, e le nuove generazioni di utenti non avranno modo di capire a cosa faccia riferimento l’icona.
Premettendo che trovare una soluzione soddisfacente non è cosa facile, la stessa decisione di sostituire il floppy non è scontata. L’icona del salvataggio è ormai diventata un concetto astratto, al di là del significato materiale dell’oggetto rappresentato. La convenzione floppy = salva è ben radicata, e sostituirla con un altro tipo di supporto porterebbe ad affrontare lo stesso problema tra una decina di anni.
Voi cosa ne pensate? Avete delle proposte per cambiarla o preferireste mantenerla?
Ho fatto una ricerca su diversi set di icone esistenti, e spesso l’icona del salvataggio è assente, probabilmente perchè per le pagine web il download è più che sufficiente. Tutti i set che la possiedono però non osano utilizzare una simbologia differente, proprio ad indicare quanto sia forte l’attuale convenzione.
Nell’immagine è possibile vedere alcuni degli esempi che ho trovato, direttamente dai set di icone Milky, Oxygen, Function, Fugue e Diagona.
Se è vero che il floppy ormai è un oggetto obsoleto, cambiare l’icona di salvataggio non è detto che sia una scelta saggia nel design di un’interfaccia. Dite la vostra nei commenti, nuove proposte sono benvenute: la discussione può servire anche a rendersi conto se davvero esista un’alternativa valida.
non penso che le nuove generazioni ci mettano più di due secondi a capire che “questa icona rappresenta SEMPRE il salvataggio PUNTO”, semmai spiegandoglielo. Altrimenti siam messi male :D
Io dico di lasciarla così…
L’idea del cubetto di ghiaccio che congela i documenti mi garba parecchio :-)
No, sul serio, dai un’occhiata alle icone di Gnome
http://svn.gnome.org/svn/gnome-icon-theme/trunk/scalable/actions/document-save.svg e a questo
https://bugs.launchpad.net/gnome-icon-theme/+bug/136584
…Molto interessante… però anche se a livello logico non ha più senso in realtà si vuole cambiare una convenzione molto radicata.
Quindi anche se non esiste più un motivo “razionale” per lasciare il floppy come simbolo è molto difficile trovare una soluzione alternativa.
Potrebbe essere sostituito da un cd, ma non avrebbe senso perchè per scrivere su un cd occorre un programma dedicato.
Forse l’erede naturale del floppy è la chiavetta usb, sulla quale i dati possono essere scritti, modificati e cancellati proprio come un floppy. E forse garantisce una durata (come standard e convenzione) più lunga nel tempo. Lo spazio a disposizione su chiavetta usb aumenta in modo vertiginoso, sinonimo di una certa capacità di aggiornarsi che il floppy non ha mai avuto.
In generale, comunque, proporre un simbolo per il salvataggio dei dati ha ancora senso in molti ambiti dell’informatica, quindi un “simbolo” deve esserci.
La chiavetta usb credo che sia l’unica alternativa.
Per concludere credo che valga più la pena (e sia di più semplice realizzazione) una campagna per abolire il nome di menù “File”, che all’interno di un browser (ad esempio) non ha molto senso.
“File > Chiudi finestra”, che senso ha ?
Grazie a tutti per gli interventi, la discussione si fa interessante.
@Arc: l’icona di Gnome con la freccia verso il basso che punta su un hard disk potrebbe essere confusa con il download. E’ una soluzione possibile, ma non cambierei una convenzione radicata con un’icona equivoca… almeno per me.
Io penso che l’icona andrebbe cambiata, ma per quanto siano moderne le icone di hdd e di pen drive anche quelle cose saranno probabilmente sorpassate in un futuro più o meno lontano. A quel punto il problema si presenterà nuovamente.
L’unica soluzione secondo me è quella di studiare un’icona slegata dalla realtà, come il simbolo degli RSS o la stellina dei “preferiti”. Non avendo un collegamento con nessun oggetto fisico non diventeranno mai obsoleti.
Ovviamente l’interazione uomo-macchina è migliore con un simbolo che si sa direttamente riconoscere per esperienza visiva, ma immagino che le future generazioni siano un po’ più sveglie di “mio nonno” con il computer.
Sono d’accordo con Fabrizio sulla questione del “File”.
Deve restare così. Non ha senso cambiarla. Rappresenta un concetto, non l’azione specifica di salvare su floppy disc. Secondo il ragionamento di cambiarla, dovremmo ipotizzare lo stesso per migliaia di parole della lingua italiana (o di altre lingue) che hanno cambiato significato col tempo ma che etimologicamente significano altro. Essendo le icone e le interfacce un linguaggio visivo, non ha senso cambiarne le parole nonostante esse abbiano perso il loro significato originale.
Scusa il doppio commento, ma mi sovviene un’altra osservazione, riguardo l’icona pensata da GNOME.
Una freccia verso un Hard-Disk. A parte alla confusione con “Download” già citata, c’è qualcosa di peggio.
Un’interfaccia nasce per frapporsi tra l’utente e la macchina. Questo perché un utente semplice non è tenuto a sapere (e in genere non sa) com’è fatta la macchina. Ergo, li simbolo di quell’icona è del tutto errato, perché vuol far intendere il salvataggio di un file rappresentandolo con un oggetto che in realtà non è visibile all’utente finale, che quindi teoricamente (e praticamente anche) non saprà mai riconoscerlo.
Per i floppy era diverso: venivano (e ancora vengono, mio dio) toccati e visti dagli utenti. Quindi associare l’azione all’immagine era naturale.
Potrebbe avere un senso l’iconcina in uso sui videoregistratori (il pallino rosso, talvolta accompagnato dalle tre lettere “REC”). Questo perché l’oggetto del salvataggio tende sempre più a superare i semplicei file di testo, le immagini, i pdf o i foglio di calcolo, ma a comprendere oggetti, filmati, animazioni etc.
PER L’AMOR DEL CIELO!!
per una volta che c’è qualcosa di universalmente chiaro nell’informatica lo si vuole cambiare a favore di cosa poi??
allora cambiamo anche la disposizione dei tasti sulle tastiere visto che non c’è più motivo di usare il qwerty!
piuttosto chiediamoci perché, nonostante i decenni di progressi tecnologici, l’utente deve ancora salvare manualmente il lavoro (cosa che non è mai stata necessaria con l’antiquata carta e penna)
@federico
che il tasto sia universalmente riconosciuto, non ci piove. Si discute soltanto sul fatto che è buffo avere come icona, come simbolo, uno strumento nella maggior parte dei casi ormai non si usa più.
Può sembrare una discussione stupida, quasi infantile, ma in effetti non lo è per chi ha il compito di scrivere programmi per l’utente.
In questa ottica, quindi, la disposizione dei tasti della tastiera non ha necessità di essere cambiata, perchè l’icona della tastiera è sempre la stessa da quando è stata inventata; proprio perchè l’oggetto tastiera non è stato accontonato come il floppy.
Per quanto riguarda il salvataggio manuale, alla Microsoft devono pensarla come te visto che già da parecchio tempo quasi tutta la suite Office è dotata del “salvataggio automatico” dei documenti.
Comunque potrei citarti diecimila casi in cui il salvataggio deve essere per forza manuale e non può essere automatico.
per questioni di tempo non ho letto tutti i commenti. dico la mia, io sono “PRO-FLOPPY” nel senso che non vedo il motivo di aggiornarsi in questo senso. Sono una di quelle che dice di “non avere una lira” … dovrei dire Euro??? A volte certe espressioni, e quindi anche certi riferimenti grafici, diventano di uso comune per cui che senso ha cambiarli???
Anche io concordo con Laura. Farei un test effettivamente sulle nuove generazioni e se l’icona crea un problema o meno. Se si fermano a riflettere una volta di più sul perchè abbia quella forma e cosa sia quel dischetto perchè non l’hanno mai materialmente visto, allora sarei propensa a cambiarla. Ma come diceva Marco, a quel punto la cambierei con un concetto astratto e meno legato ad un’effettiva tecnologia che potrebbe modificarsi con il tempo.
See ya!
Segnalo http://tango.freedesktop.org/Tango_Desktop_Project per aiutarci a capire che le icone del GNOME non sono campate per aria, ma frutto di attento studio di professionisti :)
@William: tra quelle icone però c’è sia il floppy disk che la freccia che punta verso un hd… a quanto pare anche gli ideatori di questo set hanno avuto qualche dubbio!
E’ un falso problema. Lasciare l’icona del floppy a mio parere non confonderebbe nessuno perchè nessuno oggi si chiede il perchè di moltissime altre ‘icone’ di cui magari non capisce il significato ma le usa lo stesso. Una volta detto che significa Salva, il resto è noia. Se lo chiederanno forse tra 200 anni, perchè nel prossimo secolo il floppy sarà menzionato nei libri di scuola come ancor oggi lo è il calcolatore a valvole o a schede perforate. Lasciamo un tributo ad un mattone fondamentale che è stato la base degli Hard Disk o dei CD/DVD odierni, che alla fine della fiera, sempre dei moderni ma semplici dischi sono… ;-)
@Tom: è vero! Però scaricando il set si possono notare i nomi (la definizione di una buona naming convention è uno dei punti caldi del progetto): media-floppy è l’icona del floppy ed è per la sezione diciamo “periferiche del mio computer” mentre l’icona dell’hard-disc con la freccia (che però è molto generica e si può indentificare con un non meglio precisato “dispositivo di memoria di massa”) è quella che si chiama document-save. :-)
E’ un argomento che resta da comprendere ed approfondire (tempo fa avevo fatto un qualche ragionamento (?) qui: http://www.biroblu.info/2008/06/forma-e-funzione-sul-web/)
Forse bisognerebbe comprendere meglio la funzione. Per esempio, mantenendo un’icona che rappresenta una periferica (obsoleta), non fornisco un’informazione sull’operazione che verrà svolta. Faccio clic, si apre un’interfaccia e dovrò indicare un luogo in cui salvare il file che non è necessariamente un floppy. Anzi, oggi direi quasi certamente non sarà un floppy.