Il codice valido non basta

Spesso chi realizza un sito ed inizia a prestare attenzione agli standard del W3C commette un errore comprensibile ma difficilmente giustificabile: cerca esclusivamente di validare il codice di una pagina. Questo è importante, ma non deve essere l’unica preoccupazione, e forse nemmeno la principale.

Mi è capitato di conoscere persone che una volta raggiunto l’obiettivo di realizzare una pagina valida XHTML 1.1 Strict si ritenevano soddisfatte. E’ un ottimo esercizio, questo nessuno può negarlo, ma va inteso come tale e non bisogna limitarsi solo a quello. L’accessibilità di un sito va ben oltre i controlli automatici.

Parlando anche di CMS, ce ne sono alcuni che generano codice valido e vengono fatti passare per accessibili, ma quando poi si va ad analizzare l’HTML ci si trova davanti una doctype magari di tipo 4.01 Transitional, con layout a tabelle.

Creare un sito e preoccuparsi esclusivamente della validazione automatica del codice rischia quindi di diventare controproducente, se poi i risultati sono simili a quelli citati sopra.

Nella maggior parte dei casi è molto più importante avere markup semantico, layout ben organizzato, oltre a nessun CSS e Javascript inline, separando sempre i contenuti dalla presentazione. Un sito accessibile è il risultato di un insieme di procedure e controlli, impossibile limitare il tutto ad una semplice validazione automatica.

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Tommaso Baldovino

UX/UI Designer, professionista del web con più di 15 anni di esperienza su WordPress. Sono disponibile a seguire nuovi progetti dall'ideazione alla realizzazione finale. Scrivo ogni 2 settimane la mia newsletter.

25 commenti su “Il codice valido non basta”

  1. Si spera che per accessibilità si utilizzino anchei CSS in funzione del dispositivo che legge e l’utilizzo di accesskey, analisi dei contrasti di colori usati, testo alternativo per le immagini (tato per citarne alcuni) come indicato dalle specifiche WAI-A/AA/AAA GOV 508 & c., ovviamente questo è quello che si spera (e per questo esistono gli standard).
    Il problema è che non esseno molto diffusi (e molto costosi) i validatori per questi standard non si stanno diffondendo quanto dovrebbero. Con l’avvento del validatore del W3C sempre più siti stanno cercando di adattarsi agli standard (se non altro perchè ha il suo appeal), se esistessero validatori per gli standard di accessibilità probabilemnte le cose cambierebbero… il problema è l’impossibilità di creare programmi automatici per la validazione, anche se acuni siti ci stanno provando pur tralasciando alcuni pezzi (IMHO) fondamentali. L’unica cosa che per ora ho trovato di interessante è un associazione di persone che effettuano la valutazione dell’accesibilità di un sito GRATUITAMENTE, solo che lascio immaginare i tempi necessari per avere un responso :D

    Ciao
    Mavimo

  2. Sottoscrivo il post.

    Vorrei aggiungere che alcuni programmi (non cms) hanno sviluppato tecniche abbastanza soddisfacenti sotto il profilo della conformità agli standard del w3c, ma l’importante è poi saperle utilizzare.

    Ho per esempio recentemente sperimentato l’ultima release di dreamweaver (8), con cui è possibile sviluppare un sito “conforme” (anche se con doctype xhtml transitional), purché si abbia poi la pazienza di non rifugiarsi, per comodità e semplicità, sulle tabelle.

    Dreamweaver, in particolare, ha l’ulteriore vantaggio di una buona flessibilità, potendo operare con diversi linguaggi di scripting server side e client side diversi.

  3. Dimenticavo di segnalare, infine, che si può ottenere una buona separazione del codice html da quello css. Basta fare le scelte “giuste”, cosa che non tutti hanno la competenza di fare.

  4. Il webmaster normalmente svolge un insieme di funzioni contemporaneamente: webdesigner, articolista, seo, talvolta sem, “architetto dell’informazione” etc.

    Oltre alla separazione di contenuti e separazione importa che egli inserisca e “impagini” correttamente contenuti interessanti e nuovi, che li renda accessibili e gradevoli, e che sappia far “rendere” il suo lavoro nelle ricerche effettuate dai motori di ricerca. Inoltre deve sapere interagire con i vari mezzi del web 2.0, come i social bookmarkings, i feeds, etc.

    Insomma la mole di lavoro che va svolta contemporaneamente diventa via via sempre più gravosa.

    Ad ogni modo questo non esime dal cercare di mettersi sempre più “in carreggiata”, anche per reggere il passo di una concorrenza sempre maggiore numericamente e sempre più agguerrita qualitativamente.

  5. Comunque non credo che tutte le verifiche di accessibilità si possano fare automaticamente, anche restringendosi ai livelli WAI. Ricordo che avevo trovato un validatore automatico, che si limitava a dire cose come “Qui c’è una , controlla che sia giusto avere una tabella qui”, proprio perché mi sembra difficile dire, automaticamente, se un certo tag è corretto dal punto di vista dell’accessibilità o no.

  6. @Grazitaly: si può sempre migliorare, il codice è valido e faccio tutto il possibile perchè questo sito sia realmente accessibile (anche senza CSS o con Javascript disabilitato), ma sicuramente non è perfetto.

    @MG55: immagini bene, un sito accessibile necessita per forza di cose anche di verifiche manuali, che spesso vengono trascurate.

  7. Per Tom: mi sono letto il codice della tua pagina ed è davvero un bel lavoro (almeno… quello che si vede lato client!). Mi riferisco alla suddivisione dei div e al css separato. Ottimo il control panel, che non ho mai trovato realizzato così bene.

    Ho notato che hai “disabilitato”, o più precisamente lasciato come commento, il link ai tuoi tag su delicious. Come mai? Pensi possa avere conseguenze negative?

  8. Per me è già e difficile rendere wordpress accessibile, ormai ci sto provando da tanto tempo ma invano.

  9. A scusate il doppio post, volevo farvi presente una piccola cosa.

    Google, e in particolari gli annunci adsense e la ricerca integrata sono script non validati.

    Quindi passare per il controllo automatico XHTML 1.1 Strict mi viene molto difficile, non so quanta “libertà di movimento” all’interno di quel codice ho.

    Voi avete esperienze a riguardo?

  10. @Cavalcare: avevo introdotto il plugin di del.icio.us, integrando i bookmark anche nel Feed RSS, ma ho deciso di togliere tutto per non infastidire chi voleva semplicemente leggere gli articoli che scrivo.

    Nella colonna laterale ho disabilitato l’elenco provvisoriamente, in futuro ho in mente di cambiare leggermente le cose, ma ho bisogno di tempo per fare alcune prove. Prima o poi ci sarà qualche novità!

  11. Ho riscontrato lo stesso problema segnalato da Agriturismo-Puglia nel commento n.12, sia con gli annunci adsense, ma anche con quelli di tradedoubler e di ibs.

    In buona sostanza, il validatore w3c si rifiuta di considerare gli script di adsense e i link dei due programmi di affiliazione che ho menzionato come conformi alle direttive di xhtml.

    Questo mi sta creando i maggiori problemi di conversione di un sito verso standard conformi.

    Ho provato a cercare su internet degli “escamotage”, ma invano.

    (A logica pensavo per esempio a dichiarazioni in apertura di documento che sostanzialmente “spieghino” i link che seguono nel documento stesso).

  12. Io ho scritto a google adsense e gentilmente mi hanno risposto in questo modo, faccio i complimenti allo staff che sono stati veramente veloci ed hanno ammesso il problem dei circuiti adsense. Questo anche come dimostrazione che lo staff di adsense esiste, io non sono mai inceppato nei risponditori automatici

  13. Sebbene il nostro codice non sia attualmente compatibile con il linguaggio XHTML, potrà trovare informazioni utili per ottenere tale compatibilità, effettuando su Google la ricerca “AdSense XHTML”.

    Risposta adsense:

    Sebbene non siamo in grado di comunicare se per il futuro sarà previsto il supporto alle pagine XHTML, i nostri tecnici sono a conoscenza della richiesta di questa funzione. Se nel frattempo ha eventuali commenti, saremo lieti di riceverli.

  14. Il mio blog non supera il W3C Markup Validation Service. Non me ne preoccupo più di tanto perchè non ci sono problemi nella navigazione e/o visualizzazione.
    Non sono sufficientemente esperto di HTML e Co per individuare e risolvere tutte le imperfezioni.

  15. io avevo iniziato il mio sito stando attento all’accesibilità.
    ma dopo aver fatto un giro nei più grandi portali italiani ho visto che se ne fregano altamente, e mi sono scocciato anche io si perde un sacco di tempo a rendere accessibile il sito

  16. @Izzyweb: mi dispiace che tu abbia deciso in questo modo facendoti influenzare dal comportamento degli altri.

    L’accessibilità non è una perdita di tempo, e non è solo questione di rendere il sito fruibile per gli utenti disabili. E’ anche (e soprattutto) una questione di qualità. Un sito accessibile è navigabile anche da un palmare, da uno smartphone, con le immagini disabilitate… e la lista continua.

  17. Se gli strumenti di validazione fossero più facili da utilizzare magari era diverso. I suggerimenti del W3C Markup Validation Service sono veramente difficili da interpretare a volte, bisogna essere degli esperti per capirli.

  18. @Tom ci rincontriamo dopo tanto tempo ..ricordi? Quoto a priori la tua riflessione … aggiungo durante le fasi di validazione si dovrebbe anche sottoporre alla verifica .. la pagina interna e non solo la home :-) [in cui mi trascino 2 errori causati dal form openID] ho tentato di editare la giusta sitassi con risultato .. sparizione dell’intero blog :D .. devo per forza di cose conviverci .. ma fortunatamente non sono considerati errori ne warning dai validatori WAI .. rilevato solamente dall’algoritmo W3C [pazienza] … in questi mesi ho effettuato molte modifiche raggiungendo ottimi risultati sia a riguardo di accessibilità che usabilità … anche per sfatare il mito .. che con WP non era possibile ! buon lavoro e passerò a trovarti più spesso ;)

  19. Ciao,

    stò realizzando un sito internet per un piccolo comune.

    Il sito attuale ha incorporato la ricerca di google ad sense e vorrei mantenerlo anche nel nuovo sito che stò facendo.
    La legge Stanca prevede che il sito sia validato XHTML Strict, ma il codice di Ricerca di Ad sense non è validato.

    Posso modificare il codice di Ricerca Ad sense rendendolo XHTML STRICT senza andare contro alla regola di Ad sense che prevede di lasciare inalterato il codice ?

    Grazie.

  20. @Agenzia Web: cercando con Google si trovano alcuni riferimenti utili, potrebbe fare al caso tuo l’esempio di Stu Nicholls, che cita anche Roger Johansson: entrambi hanno modificato il codice adsense dopo aver ricevuto l’approvazione di Google. Ti consiglio di controllare che le tue modifiche siano coerenti con il loro esempio.