Intervista collettiva al creatore di Wordpress, con interessanti anticipazioni sul futuro della piattaforma di blogging.
Senza dubbio una delle parti più interessanti del WordCamp italiano è stata la chiacchierata con Matt Mullenweg, disponibile a rispondere a tutte le domande che gli venivano fatte dai presenti.Questo post vuole essere la prima parte di una sintesi non ufficiale: non ho trascritto l’intervista collettiva parola per parola, ma ho ricostruito i discorsi fatti, mantenendo la suddivisione domande/risposte. Spero che la cosa possa essere utile per chi non era presente, anche se i discorsi riportati sono fedeli all’originale solo nella sostanza e non nella forma. Le domande sono di persone differenti, le risposte ovviamente sono di Matt. Buona lettura!
Domanda: Come mai la nuova interfaccia di WordPress 2.5 è cambiata, con alcuni link sulla sinistra ed altri sulla destra della dashboard?
Risposta: L’interfaccia è stata studiata per migliorare l’usabilità di WordPress e facilitarne l’uso. Sulla sinistra ci sono le azioni più comuni (write, manage, design, comments), mentre sul lato opposto sono state posizionate le funzioni usate meno spesso, quelle amministrative. La cosa è utile anche per gli editori che si preoccupano solo di scrivere senza gestire le parti amministrative di WordPress: questa distinzione sicuramente aiuta.
D: Che consigli daresti a chi vuole un blog WordPress, ma non è capace di gestire le questioni più tecniche come installazione e configurazione?
R: Senza dubbio la soluzione migliore è WordPress.com, per tutti gli utenti che vogliono semplicemente scrivere e non hanno bisogno di personalizzazioni elevate. In pratica ci sono tre tipologie:
- gli utenti base, che si registrano su WordPress.com e iniziano subito a scrivere sul loro blog
- gli utenti avanzati, che vogliono personalizzare aspetto e plugin, scaricano il pacchetto da WordPress.org e lo installano su un loro server
- i proprietari di blog con decine di migliaia di visite, che per evitare problemi di consumo di banda e grandi spese usano WordPress.com. (basti pensare a esempi come quello di Scandalo Italiano, per il caso Italia.it ndTom)
Vogliamo anche creare uno spazio apposito gestito da volontari esperti di WordPress, che possano aiutare la community e rispondere alle domande più frequenti.
D: Sarà implementato su WordPress un sistema per il caching dei post, come il plugin WP Super Cache?
R: Sì. Nel prossimo Google Summer of Code, sono in programma due progetti per la realizzazione di qualcosa di simile, sarà una delle nuove funzionalità native di WordPress.
D: WordPress è gratuito, ma i guadagni da dove vengono?
R: WordPress.org è un’associazione non-profit, ma bisogna tenere presente che esiste anche WordPress.com, che ha dei servizi premium a pagamento. Inoltre sui blog di WordPress.com c’è una piccola percentuale (5-8%) di pubblicità che vengono inserite sulle varie pagine. Un’altra fonte di guadagno è Akismet, il plugin antispam, che è gratuito su Worpdress ma è a pagamento per siti esterni, anche Yahoo lo usa. Per finire ci sono le sponsorizzazioni e gli investimenti.
D: E’ in programma qualche soluzione per utilizzare SQL Lite e poter evitare l’uso di un database MySQL? E per i backup?
R: C’è una tecnologia molto interessante, che sarà sfruttata anche da WordPress: Google Gears. Permetterà di salvare in locale sul proprio computer l’intero blog, per consultarlo offline senza alcun problema. In questo modo saranno risolti anche i problemi di backup, senza bisogno di integrare altre funzionalità in WordPress. Quando? Presto.
D: Quando WordPress passerà a PHP 5?
R: Al momento le statistiche degli utenti dicono che ancora l’80-90% utilizza PHP 4. Passare al 5 adesso non è possibile, succederà quando gli utenti di PHP 4 saranno una quota inferiore al 10%.
Questa è la fine della prima parte: a mio parere le rivelazioni più importanti riguardano il supporto a Google Gears e al caching per le future versioni di WordPress. Nei prossimi giorni pubblicherò la seconda parte dell’intervista.
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