Ogni tanto mi vengono chiesti consigli per il posizionamento sui motori di ricerca: a volte si tratta di siti amatoriali, in altri casi sono vetrine sul web di attività commerciali, ma sono comunque ben pochi i casi in cui si trova svolto un buon lavoro di ottimizzazione per Google ed affini.
Per chiunque abbia voglia di interessarsi all’argomento SEO, i punti fondamentali da cui partire sono senza dubbio:
- validità del codice e rispetto degli standard descritti dal W3C
- contenuti ben organizzati e strutturati, utilizzando codice semanticamente corretto
Iniziando da questa base è possibile ottenere buoni risultati, ma la cosa più importante da tenere presente è che un sito per essere trovato ha bisogno di contenuti da offrire. Molti contenuti. E’ per questo motivo che i blog sono così ben visti dai motori di ricerca: sono una fonte continua di notizie in continuo aggiornamento, ed il patrimonio che mettono a disposizione degli utenti aumenta continuamente, ad ogni post.
Non è però tutto così facile. Ci sono diverse tipologie di contenuti completamente invisibili ai motori di ricerca, inutili ai fini del posizionamento e controproducenti se usate su larga scala.
Vengono descritte benissimo nel post SEU, Search Engine Useless su Standardzilla, che riassumo in breve:
Iframes
Gli Iframe non sono validi usando doctype XHTML. Inoltre visualizzare dei contenuti in questo modo significa non sfruttarli pienamente, perchè gli spider dei motori di ricerca non leggeranno ciò che si trova all’interno della finestra dell’Iframe.
Flash
Il tanto discusso flash è spesso inutile ed impossibile da leggere per i motori di ricerca. Il bello è che il modo per far indicizzare comunque i contenuti ci sarebbe, ad esempio fornendo delle alternative accessibili. Inutile dire che non viene quasi mai usato in maniera corretta.
AJAX
Spesso sinonimo di Web 2.0, AJAX è una tecnologia da usare con cautela. Ne ho parlato anche in passato, riempire un sito di javascript per generare i contenuti è una pessima idea ai fini del posizionamento.
Video e Audio
Come immaginerete, tutto ciò che è video e audio non può essere indicizzato da Google (almeno per ora..). Per risolvere il problema basterebbe rispettare i requisiti per un sito accessibile, ovvero affiancare delle trascrizioni.
Cosa fare se un sito ha tutti questi elementi che non verranno mai letti da un motore di ricerca? Lavorare a posteriori non è mai facile, ma inizialmente puntare sulla pulizia del codice può aiutare molto. Utilizzare il corretto title sulle proprie pagine, eliminare i meta tag obsoleti, fare attenzione ai titoli e magari passare ad una doctype di tipo XHTML sono i primi passi da compiere.
E poi? Dopo questo sarà necessario iniziare a correggere gli errori commessi, sostituendo gli elementi incriminati o fornendo le alternative testuali adeguate, tenendo presente che considerare problemi del genere nelle prime fasi della progettazione avrebbe evitato molti problemi.
Ho letto con interesse il tuo post e concordo con la maggior parte delle cose che dici.
Se posso muovere un rilievo, però, non credo che la validità del codice e il rispetto degli standard W3C abbiano un’influenza diretta sul posizionamento nei motori di ricerca.
Per il posizionamento ciò che conta maggiormente sono in primo luogo i links, il loro numero, le parole e i tag, la loro autorevolezza (valutata con algoritmi diversi dai vari motori); in seconda misura, ma strettamente connessa, l’architettura interna del sito, che comunque si sostanzia principalmente nei links. E inoltre tutti gli altri fattori che in buona misura elenchi (contenuti, aggiornamento, eventuale sitemaps etc.).
Molte volte un sito con codice mal scritto o anche errato, infatti, ha posizionamenti migliori, anche su keywords “pesanti”, di un sito perfetto sematicamente e accessibile al 100%.
Naturalmente non traggo la conclusione che ciò sia giusto; è soltanto una mia constatazione.
Ciao Runa, grazie per il tuo contributo. Sulla validità del codice ed i motori di ricerca è stato fatto un test sul forum di Giorgio Taverniti, questo è il topic dedicato.
I risultati sembrano premiare le pagine valide, non sarà ancora un fattore determinante, ma penso sia importante considerarlo soprattutto in prospettiva futura.
Grazie per la segnalazione.
Mi porta a ricredermi, almeno parzialmente.
Dico parzialmente perché un singolo test non è una prova, ma un principio di prova; comunque il risultato farebbe pensare che google tenda a privilegiare siti con codice validato w3c.
quoto Runa sul codice w3c.
non li sapevo queste cosucce
Ciao,il mio sito è pieno di errori x quanto riguarda il W3C ,come risolverli?
@Lui92: non è possibile risponderti in un commento, per realizzare siti che seguano gli standard ed abbiano codice valido l’unica cosa possibile è studiare l’argomento. Puoi trovare informazioni utili su questo sito, ad esempio nella categoria web standards.
Grazie Tom,gentilissimo
Ciao Tom per prima cosa complimenti per il blog.
Tempo fà ho letto che un tizio, aveva raggiunta la prima pagina di google attraverso i video di youtube.
Scusami se sono poco preciso.
ps: perchè non organizziamo un seo contest?