Jeffrey Zeldman parla di come A List Apart si stia evolvendo, per abbracciare sempre più tematiche continuando a mantenere alta la qualità delle pubblicazioni.
Che A List Apart sia un punto di riferimento per i web designer di tutto il mondo è un dato di fatto. Zeldman in un interessante articolo pubblicato in questi giorni sul suo blog, parla della sua creatura e di come si stia evolvendo nel corso degli anni, senza per questo rinunciare ad una ben affermata identità.Scorrendo le pagine del sito, gli archivi arrivano fino al Marzo 1999. Si parla di fogli di stile, che all’epoca erano ancora praticamente sconosciuti: questo per capire l’importanza dei temi che venivano e vengono tuttora affrontati.
Più in generale, A List Apart ha da sempre guidato la crociata per l’affermazione ed il rispetto degli standard web, parlando di web design e programmazione. L’ha sempre fatto rivolgendosi a coloro che fin da subito sono stati capaci di capire in quale direzione si stava muovendo internet, cercando anche di educare chi manteneva atteggiamenti conservatori.
Dopo diversi anni però, è naturale che le cose cambino, o meglio si evolvano.
Evoluzione futura
Come sarà il cambiamento? In realtà sta già avvenendo, e non da pochi mesi.
Web standards are in our DNA and will always be a core part of our editorial focus. Standards fans, never fear. We will not abandon our post. But since late 2005, we have consciously begun steering ALA back to its earliest roots as a magazine for all people who make websites—writers, architects, strategists, researchers, and yes, even marketers and clients as well as designers and developers.
Zeldman afferma che i temi affrontati fin dalla creazione di A List Apart continueranno ad essere sostenuti, ma il target fin dal 2005 sta consapevolmente cambiando. Non più esclusivamente sviluppatori, ma anche copywriter, architetti dell’informazione, esperti di marketing e clienti, che vanno ad allargare la base di utenti del sito.
Qualità o quantità?
Questo cambiamento però non influirà con la qualità delle pubblicazioni, e che Jeffrey Zeldman si sia attivato per dichiarlo personalmente è un’ottima garanzia.
Tornando a citare le sue parole:
We review hundreds of articles and publish dozens. Some web magazines seem to have those proportions reversed, and some readers don’t seem to mind, and that’s fine. But any content you see in ALA has been vetted and deeply massaged by the toughest editorial team in the business.
A mio parere è proprio questa la forza di A List Apart, ciò che distingue le sue pubblicazioni da tanti altri siti che parlano di sviluppo sul web. I suoi articoli sono relativamente pochi (in media 2 a settimana), ma selezionati tra centinaia con grande severità.
E’ facile ottenere numerose visite pubblicando più post al giorno tutti uguali, senza dire niente di veramente originale, ma questo non è il loro obiettivo.
Conclusioni
Chi legge abitualmente A List Apart si sarà già accorto del cambiamento. Adesso la cosa è ufficiale, e probabilmente gli articoli su CSS e web standards saranno meno frequenti, ma sicuramente non spariranno. In compenso le pubblicazioni potranno interessare un bacino di utenti molto più ampio.
Se in passato avete scartato l’idea di seguirne gli articoli perchè gli argomenti trattati erano troppo tecnici, potrebbe essere il momento giusto per rivedere la vostra scelta.