Creare siti con un website builder: la mia analisi

Esistono sempre più strumenti alla portata di tutti per creare siti. Avete mai visto Wix?

Chiave inglese

Il tema non è nuovo: in questi anni sta diventando sempre più facile creare un sito web senza bisogno di conoscenze tecniche. Esistono molti strumenti per farlo, e in questi giorni ho dedicato un po’ di tempo a studiare Wix.

È una delle soluzioni più famose per creare siti web, ma non è certamente l’unica. Esistono numerosi site builder in commercio e tutti hanno in comune la possibilità di creare un sito gratuitamente. I piani a pagamento (con prezzi anche elevati) solitamente offrono maggiori possibilità di personalizzazione e l’associazione ad un nome a dominio.

Riflettere sull’efficacia di questi strumenti e confrontarli con la professione del web designer è naturale: ha ancora senso dedicarsi a questo ramo se esistono soluzioni alla portata di tutti per creare un sito web dal nulla?

Le possibilità offerte

La prima cosa che colpisce utilizzando un website builder come Wix è la grande varietà di template a disposizione. La sua fama è cresciuta anche grazie all’aspetto professionale del risultato: non tutti i template sono eccellenti, ma ci sono comunque molte soluzioni valide.

I template di Wix

Il target della piattaforma sono tutte le piccole attività che ancora non hanno un sito, o che magari hanno una pagina statica realizzata anni fa.

In questo scenario è facile raggiungere un risultato con poco sforzo: molto spesso un sito di poche pagine è grado di soddisfare queste esigenze. Stiamo parlando di clienti che non hanno intenzione di investire migliaia di euro per un sito su misura che poi verrà usato esclusivamente come vetrina.

L’editor mette a disposizione immagini stock gratuite, font, widget di tutti i tipi ed elementi interattivi. La facilità con cui è possibile creare una pagina, inserire una galleria di immagini o visualizzare un form di contatto è disarmante.

Oltre alle opzioni di base non è da sottovalutare la presenza dell’App Market: si tratta di un vero e proprio marketplace online per integrare con il proprio sito funzionalità avanzate. Sono presenti applicazioni gratuite che consentono di creare più o meno qualsiasi cosa: dal calendario eventi integrato con Google Calendar alle funzionalità eCommerce per vendere prodotti e ricevere donazioni.

È proprio la varietà di soluzioni a disposizione che rende Wix estremamente potente: in pochi clic è possibile integrare tool per gestire prenotazioni di hotel o ordinazioni di cibo, e sono solo le prime che mi vengono in mente. Le applicazioni più complesse in genere richiedono una tariffa mensile di qualche euro per essere utilizzate, ma in un tale scenario potete capire come questa sia la vera forza di Wix.

Ma la qualità?

La qualità del risultato

Ad un occhio minimamente esperto il risultato finale mostra i primi problemi.

Il sito generato è di fatto costituito da un’unica pagina. Anche se ne create diverse, sono tutte gestite con una struttura di questo tipo:

  • www.example.com
  • www.example.com#!about/c14xv
  • www.example.com#!contact/c1p0a

L’incubo di ogni SEO. Non è una sorpresa trovare in rete molte discussioni sulla scarsa efficacia di questo approccio in termini di indicizzazione sui motori di ricerca.

Allo stesso modo la struttura del sito creato dipende interamente da JavaScript: il sito non è visibile senza, ed il codice HTML che compone le varie pagine è lontano dal progressive enhancement.

In questo contesto però contano i numeri: buona parte dei 56 milioni di clienti (dato aggiornato a Novembre 2014) di Wix è sicuramente soddisfatta di quello che vede, senza bisogno di preoccuparsi di cosa c’è dietro. Dirò di più: se l’alternativa è pagare cifre importanti per farsi realizzare un sito già vecchio da designer incompetenti, una soluzione simile è più che accettabile.

Bisogna necessariamente scendere a compromessi, rinunciare all’esclusività del design e accontentarsi di funzionalità elementari, ma è comunque una soluzione interessante per molti.

In conclusione: è necessario specializzarsi

Ne avevo già parlato in un post sulla morte del web design. Se le vostre conoscenze si fermano ad HTML e CSS, magari con una infarinatura di JavaScript per usare jQuery, vi serve un cambiamento.

Ci saranno strumenti sempre più potenti per fare automaticamente il vostro lavoro. Basti pensare ai framework esistenti e alla facilità con cui anche uno sviluppatore senza alcuna conoscenza di interface design sia in grado di creare un sito dall’aspetto professionale. La qualità del risultato è un tema sicuramente importante e ancora oggi fa la differenza, ma è solo questione di tempo. Prima o poi anche questi strumenti saranno in grado di generare codice perfetto: non sono queste le competenze su cui investire per il futuro.

Sono da fare le dovute eccezioni, anche perchè ci sarà sempre qualcuno che lavora per creare i template disponibili su queste piattaforme, ma è un aspetto tutto sommato marginale.

Per assicurarsi un futuro le strade ci sono, basta individuarle per tempo. La chiave di tutto è la specializzazione oltre alla volontà di mettersi in gioco.

Cercate di individuare i vostri reali punti di forza. Nessuno strumento sarà in grado di fare miracoli con l’usabilità di un sito, così come servirà sempre qualcuno in grado di capire le esigenze dei visitatori e intervenire di conseguenza per offrire la migliore esperienza possibile.

[Immagine: Wrench Tool di Shutterstock]

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Tommaso Baldovino

UX/UI Designer, professionista del web con più di 15 anni di esperienza su WordPress. Sono disponibile a seguire nuovi progetti dall'ideazione alla realizzazione finale. Scrivo ogni 2 settimane la mia newsletter.

Un commento su “Creare siti con un website builder: la mia analisi”

  1. Ciao, complimenti per l’articolo.
    La prima reazione che mi ha provocato è la voglia di conoscenza: sono andato a vedere esempi di siti fatti con Wix.
    Niente da dire, belli (anche se non ho visto niente di eclatante). Almeno finchè non ho disattivato Javascript.
    Risultato: pagina bianca. Completamente bianca.

    Dal mio punto di vista è inconcepibile. E’ come dire che puoi passare ad un casello solo se hai la macchina rossa o i tergicristalli attivati.
    Può un’ azienda permettersi di perdere visibilità verso i clienti con Javascript disabilitato?

    Ritengo che un sito debba essere comunque visualizabile, perlomeno in quelli che sono i suoi aspetti essenziali.