Il Web 2.0 siamo noi

L’affermazione del titolo è ormai cosa nota a chi frequenta internet per lavoro o per passione. Il fenomeno individuato con il nome Web 2.0 riguarda soprattutto l’aspetto sociale della rete, che si va sempre più consolidando grazie alle applicazioni che nascono ogni giorno.

Per capire ancora meglio il concetto, c’è un video ottimamente realizzato da un professore americano della Kansas State University, tale Michael Wesch. In poco più di 4 minuti riesce a spiegare come il fenomeno ci riguardi veramente da vicino: questo è il suo contributo su YouTube.

Vi sembra ben fatto? Manca qualcosa? Difficile riuscire a fare meglio, sicuramente non c’è tutto quello che riguarda il Web 2.0 come ad esempio l’aspetto commerciale del fenomeno, ma il video spiega già molto.

p.s.: quando riuscirò ad inserire un video di YouTube su WordPress mantenendo il codice valido modificherò il post, per il momento non ho ancora una soluzione.

Mootools cresce, ecco la versione 1.0

E’ da poco stato rilasciato un nuovo aggiornamento per la libreria Javascript Mootools, che in pochi kb permette di realizzare interfacce molto interessanti con vari tipi di interazione.

L’attuale versione è la 1.0, un importante traguardo soprattutto considerando le novità ed i miglioramenti al codice. Se siete interessati ai dettagli tecnici potete trovare maggiori informazioni nel post di presentazione ufficiale.

Le possibilità di questa libreria Javascript sono molte: permette di cambiare le dimensioni di un elemento, il suo colore, di far apparire dei tooltip al mouseover, per non parlare di tutti i tipi di interazione basati su Ajax e drag&drop. Se volete comunque farvi un’idea più chiara ecco alcuni esempi di siti che la utilizzano (oltre a questo sito, ovviamente):

  • Il sito ufficiale di Mootools, con un notevole menu principale, da dove potete anche scaricare i files necessari
  • Joomla OS, che emula un sistema operativo
  • Intabill, dal grande impatto visivo, con effetti slide, tooltip e menu interattivi

Se però devo trovare un difetto a questa libreria, è senza dubbio la mancanza di una documentazione accessibile per chi non conosce Javascript. Esiste del materiale ufficiale, ma credo non sia facile comprenderlo per tutti. Sarebbe molto utile anche un bel tutorial in italiano.
Il concorso Hosting Talk di quest’anno potrebbe essere una buona occasione, una guida sul tema sarebbe gradita a molti. Per il momento il mio consiglio se non conoscete Javascript è di cercare esempi pratici in rete e imparare sul campo, ricordando sempre di testare i risultati su più browser possibili. Per chi conosce l’inglese Mootorial è un’altra buona risorsa da cui partire.

La legge sull’accessibilità in Olanda

accessibilitàPer chi non lo sapesse, dal 1° Settembre 2006 in Olanda è stata approvata una legge sull’accessibilità dei siti internet che ricorda molto da vicino la nostra ormai famosa legge Stanca.

E’ possibile leggere nel dettaglio il testo originale della legge, ma per chi come me non conoscesse la lingua, su Quirksmode ne viene fatta una discreta analisi (in inglese).

Adesso tutti i siti governativi olandesi dovranno seguire 125 linee guida, che prendono spunto dalle direttive del W3C ma vanno anche oltre.

Tra i punti degni di nota, troviamo che ogni sito dovrà avere:

  • codice HTML 4.01 o XHTML 1.0
  • separazione tra codice e presentazione, con HTML semantico e CSS
  • un attributo alt significativo per ogni immagine presente
  • una via alternativa per raggiungere tutti i contenuti, ad esempio quando Javascript è disabilitato

L’elenco come potete immaginare continua, e queste sono tutte raccomandazioni ben conosciute da chi sviluppa per il web seguendo le direttive del W3C. In certi casi però, come appunto nei siti delle amministrazioni, è bene che ci sia una legge a tutelare gli utenti.

Il vero passo avanti comunque ci sarà solamente quando anche le grandi aziende, come minimo, saranno obbligate a seguire le stesse regole nei loro siti. Per il momento la strada è ancora lunga, e i problemi continuano ad esistere.

Da notare che non mi sto riferendo all’accessibilità come il semplice controllo sul codice di un sito, il discorso va ben oltre. Ad un utente non vedente interesserà ben poco sapere che l’HTML è a posto se poi non riuscirà a navigare una pagina con un lettore di schermo.

Sono stati fatti dei progressi negli ultimi anni, anche in Italia, ma adesso è necessario insistere senza mai pensare di essere arrivati alla meta.

Bill Gates non conosce gli standard del web

Un mese fa diversi bloggers sono stati invitati ad un campus della Microsoft dove hanno incontrato alcuni rappresentanti dell’azienda tra cui lo stesso Bill Gates. In questa occasione Molly E. Holzschlag ha avuto la grande opportunità di rivolgere alcune domande allo stesso Bill su web standards e rispetto degli stessi.

Che la Microsoft sia in ritardo sull’argomento è cosa ormai nota, ma il dialogo ha toccato momenti quasi imbarazzanti e la cosa sta facendo il giro di internet, come scrive anche Roger Johansson sul suo blog.

Molly infatti ha cercato di sapere qualcosa di più sul futuro dei prodotti Microsoft, in particolare su quanto Internet Explorer seguirà le raccomandazioni del W3C, ma la risposta è stata evasiva. In un primo momento Bill Gates ha fatto il vago, poi ha cercato di scaricare le responsabilità su Dean Hachamovitch, responsabile dello sviluppo di IE, infine è uscito con la seguente domanda:

Who has done more implementation of Web standards than Microsoft? (chi ha implementato gli standard web meglio più della Microsoft?)

Imbarazzante.

I casi sono due, o Bill Gates sperava nell’ignoranza dei suoi interlocutori, oppure è effettivamente convinto della bontà dei suoi prodotti.

Sono certe circostanze che fanno dubitare sempre più per il futuro di Internet Explorer, ma finchè esisteranno i vari Opera, Firefox, Safari, almeno avremo una valida alternativa da utilizzare per la navigazione su internet.

Se volete leggere il testo integrale dell’intervista a Bill Gates potete trovarlo sul blog di Molly E. Holzschlag.

Colore di sfondo del body: mai dimenticarlo

Non tutti lo sanno, ma ogni browser consente di impostare un colore predefinito per lo sfondo ed il testo delle pagine web. Queste impostazioni vengono utilizzate quando il sito visitato non ha un colore già stabilito: di solito sono rispettivamente bianco e nero, ma un utente potrebbe preferire altre combinazioni.

Questo comporta possibili problemi quando in un sito il body non ha un colore di sfondo. Poniamo ad esempio che un utente abbia il rosso come background predefinito; questo è quello che vedrà andando sul sito bloggers.com:

Un altro esempio si trova stavolta su Modern Life is Rubbish che recentemente è stato anche ridisegnato.

Il problema si aggira facilmente ricordandosi sempre di dare al body un colore di sfondo:

body { background: #fff }

I due siti che ho fornito come esempio sono stati i primi che ho scoperto, ma se fate una ricerca non sarà troppo difficile trovare qualche altro caso clamoroso. Ricordatevi di questo particolare quando realizzate un sito, vi eviterà le lamentele dei clienti (e dei visitatori) che hanno dei colori preimpostati sul loro browser.

Nuovo concorso Hosting Talk 2007

E’ appena iniziata l’edizione 2007 del concorso Hosting Talk, meglio noto come HT. L’edizione 2006 era dedicata al miglior sito, e come alcuni sapranno mi aveva visto vincitore con tanto di Virtual Private Server come premio.

Quest’anno il tema cambia, ed il concorso è dedicato alla realizzazione di una guida per il web.

L’idea è molto interessante, l’iscrizione è gratuita ed i premi sono ricchi: basti considerare che il primo premio è un server dedicato ed il secondo un VPS.

Cosa serve per partecipare? La scrittura di una guida, inerente ad una delle 4 categorie Hosting, Server, Programmazione o Miscellanea. Come potete intuire, l’ultima lascia spazio a vari argomenti, l’importante è che siano relativi all’informatica. Sarebbe proprio il momento di un bel tutorial sui CSS, chissà se qualcuno deciderà di cimentarsi sul tema?

Se siete interessati e non disdegnate un anno di hosting gratuito, potete leggere il regolamento dettagliato ad iniziare a pensare alla vostra guida. La scadenza del concorso è fissata per il 15 Aprile 2007.

Non so se parteciperò anche quest’anno perchè il tempo che ho a disposizione è sempre poco, ma la scadenza è comunque lontana, deciderò più avanti.

Secondo voi quale guida sarebbe veramente utile?

In ogni caso alla fine della competizione il sito di Hosting Talk si sarà arricchito di molti contributi interessanti: ecco un chiaro esempio di come migliorare i contenuti di un portale con l’aiuto degli stessi utenti.

iPhone: Apple reinventa il cellulare

Perdonatemi in anticipo se per una volta non tratto argomenti direttamente collegati ad XHTML e CSS, ma la novità delle ultime ore merita attenzione.

La Apple ha appena aggiornato il proprio sito ed annunciato al mondo intero la nascita dell’iPhone, lo smartphone che farà sicuramente parlare di sè nei mesi a venire.

Dopo l’iPod, ecco un altro prodotto che ha dalla sua un design accattivante, elegante, ma soprattutto vanta ottime caratteristiche tecniche.

Apple iPhone

E’ un telefono cellulare con display da 3,5 pollici touchscreen, un hard disk in due versioni da 4 e 8Gb, ed un lettore mp3 e video (ovviamente). A questo si aggiunge una fotocamera da 2.0 megapixel e connettività Wi-Fi tramite la quale navigare su internet con il browser Safari.

La cosa che più colpisce guardando i vari filmati presenti sul sito della Apple è senza ombra di dubbio l’interfaccia dell’iPhone. Il display touchscreen consente un’ottima interazione con i vari menu, scorrere la rubrica sembra un gesto semplicissimo, così come navigare per le collezioni di album personali o scrivere un sms.

Sarà in vendita negli Stati Uniti tra pochi mesi, in Europa arriverà nell’ultimo quarto del 2007, in Asia nel 2008. I prezzi di vendita per l’uscita americana sono 499$ per la versione da 4Gb, 599$ per quella da 8Gb.

Ecco le caratteristiche tecniche nel dettaglio:

  • dimensioni dello schermo: 3,5 pollici
  • risoluzione: 320×480
  • sistema operativo: OS X
  • capacità: 4Gb o 8Gb
  • GSM: Quad-band
  • wireless: Wi-Fi (802.11b/g), EDGE, Bluetooth 2.0
  • fotocamera: 2.0 megapixel
  • batteria: 5 ore di autonomia per conversazione/video/navigazione, 16 ore come lettore mp3
  • dimensioni: 115 x 61 x 11.6 mm
  • peso: 135 gr

Queste sono tutte le informazioni disponibili fino ad ora, comunque sia una cosa è certa: l’iPhone è destinato a cambiare il mondo dei cellulari e da ora in avanti Nokia e Motorola avranno un concorrente molto agguerrito.

Per maggiori informazioni trovate video dettagliati e altre immagini sulla sezione del sito Apple dedicata all’iPhone.

Se invece volete osservarlo più da vicino in maniera non ufficiale, sono disponibili altre fotografie su tuaw.com

Grazie a melablog per alcune utili informazioni aggiuntive.

Selettori CSS3 su Firefox e IE7

CSS3I CSS3 sono già da tempo disponibili con le loro nuove regole, l’unico problema come sempre è il supporto dei browser, sempre scarso soprattutto considerando Internet Explorer.

Mentre Firefox ed Opera già da alcune versioni permettono di utilizzare nuovi selettori dei CSS3, la Microsoft solo con IE7 ha iniziato a supportarli. E’ giunto quindi il momento di approfondire la questione: ci saranno sempre degli utenti che continueranno ad utilizzare Internet Explorer 6, ma poichè i nuovi browser ce lo permettono, perchè non osare nella scrittura dei fogli di stile?

Ho realizzato una semplice pagina di esempio con alcuni selettori, in particolare quelli che consentono di controllare un elemento dall’attributo e dal valore dell’attributo stesso.

Ecco un breve elenco.

  • elem[att]: permette di selezionare tutti gli elementi di tipo “elem” con attributo “att”, ad esempio a[title] cattura tutti gli elementi a che hanno un title.
  • elem[att=val]: seleziona tutti gli elementi con attributo “att” di valore esattamente uguale a “val”
  • elem[att~=val]: seleziona gli elementi con attributo “att” il cui valore sono più parole separate da spazi bianchi, di cui una è esattamente uguale a “val”
  • elem[att^=val]: seleziona gli elementi con attributo “att” il cui valore inizia con “val”
  • elem[att$=val]: seleziona gli elementi con attributo “att” il cui valore termina con “val”
  • elem[att*=val]: seleziona gli elementi con attributo “att” il cui valore contiene almeno una stringa con valore “val”

Queste sono solo alcune delle novità, ma è già un buon punto di partenza per giocare con il codice senza dover usare troppi div contenitori, classi e id. Consiglio di guardare l’esempio ed il relativo codice, più chiaro di molte parole.
E’ buona norma comunque ricordare di controllare anche la resa su IE6, fornendo un’alternativa per chi ancora utilizza questo browser.

Per chi volesse approfondire, ecco la pagina ufficiale del W3C sui selettori dei CSS3.

Share-Icon: un’icona standard per i servizi del Web 2.0

Share IconI servizi “sociali” del Web 2.0 sono numerosi e spesso simili, ma uno dei lati peggiori è vedere sui blog della rete innumerevoli icone associate ad ogni post, per segnalare l’articolo tramite il servizio preferito.

Per correre ai ripari, Alex King (uno dei creatori di WordPress) ha deciso di dare vita allo Share Icon Project, creando un’icona universale che possa rappresentare tutti questi servizi, da del.icio.us a Digg passando per Technorati.

Idea lodevole ma ancora in via di sviluppo, tanto che l’icona non è ancora definitiva. Potete vedere un esempio pratico di utilizzo sul blog dello stesso King.

Con lo stesso presupposto nasce anche Socialite, un servizio che permette di segnalare una pagina ai servizi preferiti con un solo click, senza dover compiere la stessa operazione più volte.

Resto comunque perplesso sulla presenza di link a servizi esterni, soprattutto sugli articoli dei blog. Non credo che una o più icone possano incentivare un visitatore a segnalare una notizia, è piuttosto la qualità dei contenuti a fare la differenza. Se un utente conosce l’aspetto sociale del Web 2.0 molto probabilmente avrà anche bookmarklet e plugin installati per premiare i contenuti migliori senza bisogno di spinte ulteriori.

Problemi con ClearType?

Con l’introduzione di Internet Explorer 7, molti avranno avuto a che fare per la prima volta con il ClearType della Microsoft, ovvero la possibilità di visualizzare i testi su schermo in maniera differente.

Questa tecnologia è già presente ad esempio su Windows XP, dove però non viene attivata di default, e dovrebbe permettere di migliorare la leggibilità dei testi su certi tipi di schermo, soprattutto quelli LCD.

Ho detto dovrebbe, perchè sono in molti a non apprezzare il risultato finale: caratteri sfuocati e poco leggibili, soprattutto se di piccole dimensioni. Anche io faccio fatica a leggere molti testi quando questa opzione è attiva.

dettaglio della homepage di Google con IE7 e ClearTypeSe date un’occhiata al dettaglio dello screen qui accanto, preso con IE7 sulla homepage di Google, potete capire a cosa mi riferisco. Quando un testo è di piccole dimensioni diventa praticamente illeggibile.

Se non siete riusciti a capire come disattivare ClearType, ecco le istruzioni. Molto semplicemente vi basta andare su Strumenti > Opzioni Internet > Avanzate > Multimedia e disattivare Usa sempre ClearType per HTML. I testi torneranno al loro normale aspetto.

Le nuove tecnologie dovrebbero migliorare la vita dell’utente su internet, ma per quanto mi riguarda il ClearType non è tra queste. Tra l’altro imporlo su IE7 come impostazione raccomandata potrebbe essere controproducente per la stessa Microsoft. Un utente scontento che non riuscisse a disattivare la funzione potrebbe tornare a Explorer 6 o addirittura passare alla concorrenza.