Joost: come vedere la tv su internet

Era iniziato tutto sotto la misteriosa denominazione Venice Project, con una beta aperta a pochi eletti che poi ha allargato il numero di partecipanti cambiando nome in Joost.

Ma cos’è esattamente Joost? E’ una vera e propria televisione su internet, un piccolo software che appena installato presenta i suoi canali tematici, una bella interfaccia, e numerosi utenti che aspettano il rilascio ufficiale. Si basa su un protocollo peer-to-peer che determina sia la velocità con cui i canali vengono caricati, sia la qualità dell’immagine: più utenti sono collegati, migliore è il servizio.

Ho iniziato a testare la beta da diverse settimane, ed ormai mi sono fatto un’idea sufficientemente chiara. Vi dico subito che quello che ho provato la prima volta che ho lanciato il programma è stato stupore. Ho avuto fin da subito la sensazione di trovarmi davanti a qualcosa di importante, che cambierà il modo di intendere la televisione così come l’abbiamo sempre conosciuta.

I programmi sono lì, pronti per essere visti in qualsiasi momento; non c’è un orario di inizio e di fine, ma semplicemente un elenco con l’intera programmazione sempre accessibile.

Selezionando un elemento dalla lista, inizierà il caricamento e dopo pochi secondi verrà già trasmesso sul vostro pc ciò che avete scelto, in finestra o a tutto schermo. In qualsiasi momento potrete cambiare canale, passare al programma successivo o precedente, controllare il volume e vedere maggiori informazioni su ciò che state guardando. Il programma attualmente viene interrotto ogni 5-10 minuti da minispot di pochi secondi, chiaro quindi che anche questa forma di tv non sarà esente dalla pubblicità soprattutto nella sua versione definitiva.

L’interfaccia è sufficientemente semplice, non è ancora esente da difetti e già in questi giorni è stato rilasciato un aggiornamento con alcune migliorie, ma non servono manuali d’uso e tutti i comandi sono intuitivi.

Su Joost è possibile anche gestire una serie di plugin (o widget che dir si voglia) con alcune funzioni più o meno importanti: orologio, chat, ed anche uno strumento per votare ciò che si sta guardando.

Dopo tanti elementi positivi viene spontaneo chiedersi quali siano i difetti: prima di tutto la qualità video a tutto schermo. E’ vero che usando un protocollo peer-to-peer quando gli utenti saranno molti non ci dovrebbero essere problemi, ma per ora solo in finestra si riesce a godere di una buona qualità.

Altro lato negativo è la scarsità di canali, ed è questo il vero parametro che determinerà il successo di Joost rispetto ai suoi concorrenti, come ad esempio Babelgum. In un futuro dove tutto sarà sempre disponibile online, l’utente medio sceglierà senza ombra di dubbio il software che gli offrirà il pacchetto di programmi tv più completo possibile. E’ comunque ancora presto per giudicare da questo punto di vista, almeno finchè resterà in beta.

Se siete curiosi di provare il servizio fate richiesta di iscrizione, ci sono buone possibilità che vi arrivino i dati di accesso in tempi non troppo lunghi.

Il prossimo articolo sarà riservato a Babelgum, l’altra tv su internet che sto testando da qualche giorno.

Il Web 2.0 siamo noi

L’affermazione del titolo è ormai cosa nota a chi frequenta internet per lavoro o per passione. Il fenomeno individuato con il nome Web 2.0 riguarda soprattutto l’aspetto sociale della rete, che si va sempre più consolidando grazie alle applicazioni che nascono ogni giorno.

Per capire ancora meglio il concetto, c’è un video ottimamente realizzato da un professore americano della Kansas State University, tale Michael Wesch. In poco più di 4 minuti riesce a spiegare come il fenomeno ci riguardi veramente da vicino: questo è il suo contributo su YouTube.

Vi sembra ben fatto? Manca qualcosa? Difficile riuscire a fare meglio, sicuramente non c’è tutto quello che riguarda il Web 2.0 come ad esempio l’aspetto commerciale del fenomeno, ma il video spiega già molto.

p.s.: quando riuscirò ad inserire un video di YouTube su WordPress mantenendo il codice valido modificherò il post, per il momento non ho ancora una soluzione.

Mootools cresce, ecco la versione 1.0

E’ da poco stato rilasciato un nuovo aggiornamento per la libreria Javascript Mootools, che in pochi kb permette di realizzare interfacce molto interessanti con vari tipi di interazione.

L’attuale versione è la 1.0, un importante traguardo soprattutto considerando le novità ed i miglioramenti al codice. Se siete interessati ai dettagli tecnici potete trovare maggiori informazioni nel post di presentazione ufficiale.

Le possibilità di questa libreria Javascript sono molte: permette di cambiare le dimensioni di un elemento, il suo colore, di far apparire dei tooltip al mouseover, per non parlare di tutti i tipi di interazione basati su Ajax e drag&drop. Se volete comunque farvi un’idea più chiara ecco alcuni esempi di siti che la utilizzano (oltre a questo sito, ovviamente):

  • Il sito ufficiale di Mootools, con un notevole menu principale, da dove potete anche scaricare i files necessari
  • Joomla OS, che emula un sistema operativo
  • Intabill, dal grande impatto visivo, con effetti slide, tooltip e menu interattivi

Se però devo trovare un difetto a questa libreria, è senza dubbio la mancanza di una documentazione accessibile per chi non conosce Javascript. Esiste del materiale ufficiale, ma credo non sia facile comprenderlo per tutti. Sarebbe molto utile anche un bel tutorial in italiano.
Il concorso Hosting Talk di quest’anno potrebbe essere una buona occasione, una guida sul tema sarebbe gradita a molti. Per il momento il mio consiglio se non conoscete Javascript è di cercare esempi pratici in rete e imparare sul campo, ricordando sempre di testare i risultati su più browser possibili. Per chi conosce l’inglese Mootorial è un’altra buona risorsa da cui partire.

Nuovo concorso Hosting Talk 2007

E’ appena iniziata l’edizione 2007 del concorso Hosting Talk, meglio noto come HT. L’edizione 2006 era dedicata al miglior sito, e come alcuni sapranno mi aveva visto vincitore con tanto di Virtual Private Server come premio.

Quest’anno il tema cambia, ed il concorso è dedicato alla realizzazione di una guida per il web.

L’idea è molto interessante, l’iscrizione è gratuita ed i premi sono ricchi: basti considerare che il primo premio è un server dedicato ed il secondo un VPS.

Cosa serve per partecipare? La scrittura di una guida, inerente ad una delle 4 categorie Hosting, Server, Programmazione o Miscellanea. Come potete intuire, l’ultima lascia spazio a vari argomenti, l’importante è che siano relativi all’informatica. Sarebbe proprio il momento di un bel tutorial sui CSS, chissà se qualcuno deciderà di cimentarsi sul tema?

Se siete interessati e non disdegnate un anno di hosting gratuito, potete leggere il regolamento dettagliato ad iniziare a pensare alla vostra guida. La scadenza del concorso è fissata per il 15 Aprile 2007.

Non so se parteciperò anche quest’anno perchè il tempo che ho a disposizione è sempre poco, ma la scadenza è comunque lontana, deciderò più avanti.

Secondo voi quale guida sarebbe veramente utile?

In ogni caso alla fine della competizione il sito di Hosting Talk si sarà arricchito di molti contributi interessanti: ecco un chiaro esempio di come migliorare i contenuti di un portale con l’aiuto degli stessi utenti.

Aggiornamenti: Mootools, favicon e segnalazioni

Ho effettuato alcuni aggiornamenti minori al sito, per migliorare la velocità di caricamento ed il consumo di banda.

La novità più importante riguarda finalmente l’aggiornamento dello script per il pannello di controllo. Adesso utilizzo la libreria Mootools di Valerio Proietti, ed ho abbandonato Prototype. Se non l’avete ancora esaminata a fondo, vi consiglio di studiare le potenzialità di questo framework javascript.

Altro piccolo cambiamento riguarda la favicon del sito, modificata grazie al FavIcon Generator su Dynamic Drive. Basta uploadare un’immagine, anche con delle trasparenze, ed il vostro file .ico è pronto in un attimo.

Queste risorse sono fin da subito disponibili nella pagina utility, che ho appena aggiornato. Ho aggiunto anche un riferimento al plugin Democracy AJAX Poll per WordPress, che in questo momento utilizzo per il sondaggio nella homepage.

Infine per gli appassionati del manageriale Hattrick c’è anche un’utile estensione di Firefox chiamata Firehat, che permette di personalizzare i menu di navigazione secondo le proprie esigenze.

Se volete segnalarmi qualche altra risorsa interessante fatelo senza problemi, la aggiungerò nell’elenco.

Background sfumati con una sola immagine

Il 13 Novembre è stato pubblicato su A List Apart un articolo su come creare sfondi sfumati tramite i CSS, utilizzando un’unica immagine di sfondo.

L’idea è interessante, ma si basa su un presupposto: è necessario utilizzare un png trasparente per ottenere l’effetto desiderato. Ho già parlato in passato dei problemi che esistono attualmente con questo tipo di immagini, ed infatti la trasparenza non è supportata da Internet Explorer 6.

L’autore dell’articolo presenta una soluzione al problema basata sul filtro AlphaImageLoader, ma si dimentica di dire un particolare importante: in questo modo il CSS non sarà valido.

Discutibile anche la scelta di inserire l’immagine trasparente direttamente nel codice per poterla ridimensionare. In questo modo l’html prodotto ha un elemento presentazionale al suo interno che non ha senso di trovarsi lì. Io avrei fatto tutto dal foglio di stile, ripetendo l’immagine in orizzontale con un semplice repeat-x:
background: url(grad_white.png) repeat-x;
Riassumendo, l’idea è molto interessante e sarà valida con IE6 fuori circolazione, ma non mi sentirei di consigliare questa tecnica così com’è, applicando almeno le modifiche citate.

Integrare del.icio.us nei feed?

La questione è tornata prepotentemente in evidenza in questi ultimi giorni, e riguarda l’integrazione di del.icio.us nel feed principale di un sito. Era stata sollevata già diverso tempo fa da Simone Carletti, e adesso sembra che qualcosa si stia muovendo.

Molti hanno manifestato il loro fastidio nel ricevere ogni giorno un elenco interminabile di link senza molte spiegazioni con il famigerato Links for aaaa/mm/gg [del.icio.us], e capita anche a me di saltare a piè pari la lettura di alcuni feed, quando i collegamenti sono troppi e senza descrizione.

Per chi mi legge abitualmente, sa che anche io ho incluso i miei preferiti nel feed principale di questo blog. Mi sono sempre impegnato ad aggiungere descrizioni dettagliate per rendere più utile il servizio, ma le discussioni sorte mi stanno facendo riflettere. Come restare indifferenti?

Mi rendo conto che non ha senso imporre una mia scelta che potrebbe benissimo essere contestata, e così per il momento ho disabilitato la funzione: nel feed troverete esclusivamente i post (integrali come sempre). Se desiderate seguire le mie segnalazioni, resta sempre valido l’rss di del.icio.us.

Sono però curioso di sentire pareri a riguardo, soprattutto da chi ovviamente legge il feed: qual è la vostra opinione? Vi infastidiscono gli elenchi di bookmark?

Potete utilizzare i commenti o il sondaggio integrato nel sito per dire la vostra, provvederò ad aggiornare questo post se ne uscirà qualche indicazione utile.

Stylegala in disgrazia?

StylegalaMolti appassionati di web design conosceranno Stylegala, uno dei più famosi siti showcase. I siti recensiti per me sono sempre stati un esempio da seguire, e l’essere presente nella galleria è sempre stato sinonimo di grande qualità.

Da qualche tempo però, e più precisamente da quando Stylegala è stato messo in vendita, lo standard dei siti recensiti è calato drasticamente, e non sono solo io a dirlo. Siti con layout approssimativi, colori discutibili, per non parlare dei problemi di accessibilità ed usabilità. Vi basta dare un’occhiata alle ultime entrate per capire a cosa mi riferisco, siti che finora sono ben sotto la sufficienza anche secondo i visitatori.

Cosa ha portato ad uno scenario simile?

A mio parere i nuovi recensori non hanno le capacità tecniche di valutare in maniera corretta i siti in attesa di approvazione. Se prima Stylegala era un esempio, il top delle gallerie CSS, adesso ha perso gran parte del suo appeal.

Questo caso deve servire per il futuro, spesso scendere a compromessi per aumentare il numero di segnalazioni potrebbe rivelarsi un boomerang. Se non ci sono siti degni di nota, una galleria che si rispetti deve limitare la propria attività piuttosto che accettare tutto il possibile abbassando i propri standard.

Non scendo poi nel dettaglio dei siti showcase, perchè ancora oggi il problema più evidente è che spesso viene considerato esclusivamente l’aspetto grafico senza guardare la validità del codice o l’usabilità. Questa potrebbe però essere una scelta voluta, discutibile, ma accettabile, almeno finchè non si sarà sviluppata una maggiore sensibilità globale su questi temi.

Nuovo form con Wufoo

WufooHo appena aggiornato il modulo presente nella pagina contatti, grazie ad un generatore di form online che avevo visto da tempo, ma mai sperimentato a fondo: Wufoo. Dopo aver letto l’articolo odierno sul blog di html.it mi sono convinto.

Il servizio è uno splendido esempio di usabilità ad ottimi livelli, con un sistema per la creazione del proprio form che si avvicina alla perfezione. Vengono utilizzati al meglio alcuni dei migliori javascript presenti su internet oltre ad abbondanti dosi di ajax: provate la demo per rendervi conto delle potenzialità di questo strumento!

E’ possibile personalizzare praticamente tutto: i campi presenti, le etichette, inserire suggerimenti per la compilazione ed ovviamente cambiare l’aspetto grafico.

Con l’account gratuito si possono creare fino a 3 moduli ed integrarli nei propri siti nella maniera preferita. L’unico svantaggio rilevante è che se non si desidera scriversi da soli la parte lato server per l’invio, bisogna integrarli tramite un iframe, il che vuol dire evitare la doctype xhtml 1.0 strict. Se infatti controllate la mia pagina contatti, il codice è valido, ma sono dovuto passare temporaneamente alla doctype di tipo transitional.

Giocare con i CSS

Automobile - pixel artDa quando sono stati introdotti, i CSS hanno fatto passi considerevoli, o meglio sono stati gli sviluppatori web ad imparare a gestirli con sempre maggior profitto.
Ma uno degli aspetti più belli dei fogli di stile è che difficilmente potranno essere scritti nello stesso modo da persone diverse: è facile infatti arrivare al medesimo obiettivo tramite più strade, tutte corrette.

Uno dei maestri nella gestione dei CSS è senza ombra di dubbio Stu Nicholls, che nel suo CSS Play mostra tutte le potenzialità di questo linguaggio. Font ed immagini realizzate tramite fogli di stile sono all’ordine del giorno sul suo sito: senza dubbio non saranno il massimo dell’accessibilità o del web semantico, ma sono un chiaro esempio di cosa sia possibile fare con un pò di fantasia e molta pazienza.

Adesso divertitevi.. se avete la pazienza: per realizzare l’automobile dell’immagine in testa a questo articolo sono state impiegate 20 ore!