Internet Explorer 7 diventa un aggiornamento opzionale

Internet Explorer 7Ho appena letto su downloadblog una notizia importante che non ha ancora avuto il giusto risalto sulla rete: Internet Explorer 7, il browser di casa Microsoft, non sarà più tra gli aggiornamenti critici di Windows, è infatti appena passato tra quelli opzionali.

La notizia è decisamente importante, soprattutto per chi sviluppa siti internet ed ha costantemente a che fare con i problemi relativi ai vari browser. Se prima c’era la speranza di veder presto sparire IE6, adesso le cose si faranno più difficili, visto che una delle piattaforme più odiate dagli sviluppatori resterà ancora a lungo su molti pc.

Erano state fatte previsioni ottimistiche sulla diffusione di IE7, derivanti proprio del sistema di aggiornamento utilizzato da Microsoft, ma adesso tutto deve essere ricalcolato al ribasso.

La situazione attuale, tanto per dare un pò di numeri, vede Internet Explorer 7 utilizzato sicuramente meno di IE6 in una percentuale che oscilla circa tra il 20% ed il 45% (considerando solo i browser Microsoft) a seconda dei siti. Su TomStardust.com le 2 versioni sono quasi alla pari, ma i visitatori rappresentano un target molto più specializzato della media.

Cosa prevedete nei prossimi mesi alla luce di questi cambiamenti? Facile immaginare che la rapida diffusione del nuovo browser Microsoft subirà una brusca frenata.

Babelgum: come vedere la tv su internet (seconda parte)

Che vedere i programmi televisivi sullo schermo di un computer sia una richiesta sempre più frequente è cosa ormai nota, soprattutto ai vari operatori del settore.

Ci sono adattatori e ricevitori vari, ma negli ultimi tempi stanno nascendo alcune realtà degne di nota, che consentono di vedere trasmissioni televisive in streaming in qualsiasi momento, semplicemente installando un software sul proprio pc.

Ho già parlato di Joost nel primo articolo dedicato al mondo della tv su internet, oggi è il momento di scrivere qualcosa su un suo rivale decisamente agguerrito: Babelgum. E’ un’applicazione molto simile, anche questa in versione beta, che sto testando da diverso tempo e che si basa sempre su un protocollo p2p.

Appena installato il client, la sensazione è stata di estrema semplicità di gestione da parte dell’utente. L’interfaccia è chiara, con un telecomando che appare sulla sinistra, pochi elementi principali centrati in basso per i collegamenti più veloci e lo spegnimento, e poco altro.

Devo ammettere che rispetto a Joost trovo Babelgum un’applicazione più attraente, meglio studiata e con alcuni tocchi di classe che a mio parere la posizionano un gradino più in alto. Tanto per fare un esempio, su Babelgum è presente la possibilità di regolare le dimensioni dello schermo, passando tra visualizzazione in 16:9 e la canonica 4:3, cosa che non è possibile fare sul programma rivale. Avendo uno schermo widescreen ho particolarmente apprezzato questa funzione.

La lista di canali per il momento è scarsa, sono solamente 9, ma sicuramente aumenteranno una volta che il software uscirà dalla beta. E’ possibile vedere tra questi canali di animazione, di news, trailers, un canale dedicato ai cortometraggi ed anche una blogTV.

Se volete provare Babelgum potete inviare la vostra richiesta compilando il modulo di registrazione. Considerando che questo software è in parte italiano visto che dietro c’è Silvio Scaglia, il fondatore di Fastweb, sarà interessante seguire il suo sviluppo futuro.

Ultima nota: se siete in cerca di lavoro potreste trovare qualche buona occasione tra le varie figure richieste, tra cui è presente anche quella di Web Developer. Dateci un’occhiata!

Feedburner conta anche Google Reader

Chi utilizza FeedBurner per inoltrare e controllare i propri Feed RSS, sa bene che c’è sempre stato un grande limite: l’impossibilità di contare i lettori provenienti dai servizi di Google, come Google Reader o Google Homepage.

C’è una grande notizia però: dal 17 Febbraio 2006 non è più così. Ho infatti appena scoperto dal blog ufficiale di Feedburner che ora vengono contati correttamente anche questi lettori, cosa di non poco conto.

Considerate che per TomStardust.com, adesso che ho i dati, il 30% degli iscritti al Feed RSS proviene da Google Reader. Una bella percentuale, decisamente non trascurabile.

Se in questi giorni avete notato un’impennata dei lettori del feed, adesso ne conoscete il motivo!

Joost: come vedere la tv su internet

Era iniziato tutto sotto la misteriosa denominazione Venice Project, con una beta aperta a pochi eletti che poi ha allargato il numero di partecipanti cambiando nome in Joost.

Ma cos’è esattamente Joost? E’ una vera e propria televisione su internet, un piccolo software che appena installato presenta i suoi canali tematici, una bella interfaccia, e numerosi utenti che aspettano il rilascio ufficiale. Si basa su un protocollo peer-to-peer che determina sia la velocità con cui i canali vengono caricati, sia la qualità dell’immagine: più utenti sono collegati, migliore è il servizio.

Ho iniziato a testare la beta da diverse settimane, ed ormai mi sono fatto un’idea sufficientemente chiara. Vi dico subito che quello che ho provato la prima volta che ho lanciato il programma è stato stupore. Ho avuto fin da subito la sensazione di trovarmi davanti a qualcosa di importante, che cambierà il modo di intendere la televisione così come l’abbiamo sempre conosciuta.

I programmi sono lì, pronti per essere visti in qualsiasi momento; non c’è un orario di inizio e di fine, ma semplicemente un elenco con l’intera programmazione sempre accessibile.

Selezionando un elemento dalla lista, inizierà il caricamento e dopo pochi secondi verrà già trasmesso sul vostro pc ciò che avete scelto, in finestra o a tutto schermo. In qualsiasi momento potrete cambiare canale, passare al programma successivo o precedente, controllare il volume e vedere maggiori informazioni su ciò che state guardando. Il programma attualmente viene interrotto ogni 5-10 minuti da minispot di pochi secondi, chiaro quindi che anche questa forma di tv non sarà esente dalla pubblicità soprattutto nella sua versione definitiva.

L’interfaccia è sufficientemente semplice, non è ancora esente da difetti e già in questi giorni è stato rilasciato un aggiornamento con alcune migliorie, ma non servono manuali d’uso e tutti i comandi sono intuitivi.

Su Joost è possibile anche gestire una serie di plugin (o widget che dir si voglia) con alcune funzioni più o meno importanti: orologio, chat, ed anche uno strumento per votare ciò che si sta guardando.

Dopo tanti elementi positivi viene spontaneo chiedersi quali siano i difetti: prima di tutto la qualità video a tutto schermo. E’ vero che usando un protocollo peer-to-peer quando gli utenti saranno molti non ci dovrebbero essere problemi, ma per ora solo in finestra si riesce a godere di una buona qualità.

Altro lato negativo è la scarsità di canali, ed è questo il vero parametro che determinerà il successo di Joost rispetto ai suoi concorrenti, come ad esempio Babelgum. In un futuro dove tutto sarà sempre disponibile online, l’utente medio sceglierà senza ombra di dubbio il software che gli offrirà il pacchetto di programmi tv più completo possibile. E’ comunque ancora presto per giudicare da questo punto di vista, almeno finchè resterà in beta.

Se siete curiosi di provare il servizio fate richiesta di iscrizione, ci sono buone possibilità che vi arrivino i dati di accesso in tempi non troppo lunghi.

Il prossimo articolo sarà riservato a Babelgum, l’altra tv su internet che sto testando da qualche giorno.

Bill Gates non conosce gli standard del web

Un mese fa diversi bloggers sono stati invitati ad un campus della Microsoft dove hanno incontrato alcuni rappresentanti dell’azienda tra cui lo stesso Bill Gates. In questa occasione Molly E. Holzschlag ha avuto la grande opportunità di rivolgere alcune domande allo stesso Bill su web standards e rispetto degli stessi.

Che la Microsoft sia in ritardo sull’argomento è cosa ormai nota, ma il dialogo ha toccato momenti quasi imbarazzanti e la cosa sta facendo il giro di internet, come scrive anche Roger Johansson sul suo blog.

Molly infatti ha cercato di sapere qualcosa di più sul futuro dei prodotti Microsoft, in particolare su quanto Internet Explorer seguirà le raccomandazioni del W3C, ma la risposta è stata evasiva. In un primo momento Bill Gates ha fatto il vago, poi ha cercato di scaricare le responsabilità su Dean Hachamovitch, responsabile dello sviluppo di IE, infine è uscito con la seguente domanda:

Who has done more implementation of Web standards than Microsoft? (chi ha implementato gli standard web meglio più della Microsoft?)

Imbarazzante.

I casi sono due, o Bill Gates sperava nell’ignoranza dei suoi interlocutori, oppure è effettivamente convinto della bontà dei suoi prodotti.

Sono certe circostanze che fanno dubitare sempre più per il futuro di Internet Explorer, ma finchè esisteranno i vari Opera, Firefox, Safari, almeno avremo una valida alternativa da utilizzare per la navigazione su internet.

Se volete leggere il testo integrale dell’intervista a Bill Gates potete trovarlo sul blog di Molly E. Holzschlag.

Problemi con ClearType?

Con l’introduzione di Internet Explorer 7, molti avranno avuto a che fare per la prima volta con il ClearType della Microsoft, ovvero la possibilità di visualizzare i testi su schermo in maniera differente.

Questa tecnologia è già presente ad esempio su Windows XP, dove però non viene attivata di default, e dovrebbe permettere di migliorare la leggibilità dei testi su certi tipi di schermo, soprattutto quelli LCD.

Ho detto dovrebbe, perchè sono in molti a non apprezzare il risultato finale: caratteri sfuocati e poco leggibili, soprattutto se di piccole dimensioni. Anche io faccio fatica a leggere molti testi quando questa opzione è attiva.

dettaglio della homepage di Google con IE7 e ClearTypeSe date un’occhiata al dettaglio dello screen qui accanto, preso con IE7 sulla homepage di Google, potete capire a cosa mi riferisco. Quando un testo è di piccole dimensioni diventa praticamente illeggibile.

Se non siete riusciti a capire come disattivare ClearType, ecco le istruzioni. Molto semplicemente vi basta andare su Strumenti > Opzioni Internet > Avanzate > Multimedia e disattivare Usa sempre ClearType per HTML. I testi torneranno al loro normale aspetto.

Le nuove tecnologie dovrebbero migliorare la vita dell’utente su internet, ma per quanto mi riguarda il ClearType non è tra queste. Tra l’altro imporlo su IE7 come impostazione raccomandata potrebbe essere controproducente per la stessa Microsoft. Un utente scontento che non riuscisse a disattivare la funzione potrebbe tornare a Explorer 6 o addirittura passare alla concorrenza.

Rilasciato Internet Explorer 7: previsioni per il futuro

Internet Explorer 7E’ stato finalmente reso disponibile per il download Internet Explorer 7, l’ultima versione del browser di casa Microsoft. Cambierà qualcosa nel prossimo futuro per gli utenti del web e per gli sviluppatori?

Sicuramente chi avrà i maggiori benefici sarà chi utilizzava ancora IE6, che si troverà con una navigazione a schede e maggiori garanzie sulla sicurezza. All’atto pratico però, il nuovo browser Microsoft non offre niente di nuovo rispetto alla concorrenza, visto che le attuali versioni di Firefox, Opera, Safari, ecc.. consentono già di fare le stesse cose allo stesso modo, se non meglio.

E per gli sviluppatori? Sicuramente ci sarà un nuovo browser da controllare per questioni di compatibilità, ma a parte questo non cambierà molto nel breve periodo. Ci saranno ancora numerosi utenti con Explorer 6, e sarà d’obbligo continuare a supportarlo.

Forse cambierà qualcosa per chi ancora oggi continua a supportare IE5.5 (me compreso), ma sono ancora dubbioso se fare questo passo.. se volete, dite la vostra a riguardo.

IE7 è disponibile per il download (solo in inglese, per ora) da questa pagina. Ricordate che è compatibile solo con Windows XP e Windows Server 2003.

Aggiornamento: a quanto pare stanno iniziando a venire fuori i primi bug per Internet Explorer 7. In questo articolo ne viene descritto uno ereditato da IE6: del testo che misteriosamente viene duplicato. Potete vedere anche la pagina di esempio, ovviamente aprendola con IE.

Windows Live Messenger

Windows Live MessengerE’ appena uscita la versione finale di Windows Live Messenger, che va a sostituire MSN Messenger, il sistema di messaggistica istantanea più diffuso.

Le modifiche sono diverse ed importanti, a partire dalla possibilità di chiamare numeri di telefonia fissa come accade su Skype, di condividere cartelle con i contatti, o di mandare messaggi anche agli utenti offline. Anche l’aspetto grafico è cambiato, ed introduce quello che sarà il look delle nuove applicazioni Microsoft, così come di Windows Vista.

Ma non appena l’ho installato, ho avuto subito qualche dubbio. La prima cosa che ho notato è la scarsa differenza di colore tra i contatti connessi e non. Sul monitor del mio portatile si fa davvero fatica, mentre le cose migliorano con un monitor LCD o con un contrasto maggiore. Certo, i colori usati sono per un aspetto più sobrio, ma non dovrebbero ostacolare l’usabilità del programma!

Un altro particolare che mi ha fatto subito storcere il naso è stato al momento di collegarmi. Quando si posiziona il mouse sopra il tasto accedi, il cursore non cambia forma e resta la solita freccia. Manca quel feedback che siamo soliti avere con qualsiasi applicazione, spostando il mouse sopra dei link o degli oggetti con cui possiamo interagire, ed accade lo stesso con diversi altri elementi del programma.

Sono difetti che potrebbero risultare poco evidenti e meno importanti rispetto al resto, ma saranno diversi gli utenti che troveranno qualche problema con l’interfaccia grafica di questo Live Messenger.. quali sono le vostre impressioni a riguardo?

Internet Explorer 7, gli standard web e Firefox

La settimana scorsa c’è stata un’importante dichiarazione di Chris Wilson , il Group Program Manager di Internet Explorer, ed in particolare di IE7.
Ha affermato sul suo blog di avere come obiettivo principale quello di migliorare il rispetto degli standard web su Internet Explorer 7, e proprio per questo motivo trova gli stimoli per continuare e portare avanti il suo lavoro. Affermazioni importanti, se consideriamo che IE tuttora è il browser che peggio segue le raccomandazioni del W3C, nonostante sia il più diffuso. Una sorta di garanzia per il futuro, che farebbe felici non solo gli sviluppatori web, ma anche tutti i normali utenti che si troverebbero a navigare un’internet con molti meno problemi.
Certo, continueranno ad esistere i siti fatti male, ma quando verranno visualizzati in maniera errata su tutti i browser più diffusi, la loro vita diventerà decisamente più breve di adesso.

Per quanto riguarda i tempi, purtroppo la Microsoft se la sta prendendo comoda, e IE7 non uscirà prima della fine del 2006. Considerando che funzionerà solo sul nuovo Windows Vista, Windows XP, e Windows Server 2003, tutti gli utenti con sistemi operativi più vecchi non avranno molte possibilità: basti pensare a tutti gli uffici in cui è installato Windows 2000.

In un tale scenario la concorrenza non sta affatto a guardare, e Firefox 2.0 uscirà quasi sicuramente prima, probabilmente per la fine dell’estate 2006. Riguardo a quest’ultimo browser sono importanti anche gli ultimi dati sulla sua diffusione, che dimostrano un’Europa decisamente sopra la media con circa il 20%.
L’Italia se la cava modestamente con un 13,1%, mentre paesi come la Finlandia (38.4%) e la Germania (30.3%) guidano la classifica.
Tutto questo non può che far contenti gli sviluppatori web, in uno scenario dove si spera che gli standard vengano sempre più seguiti, per facilitare la vita di tutti.