Designing for emotion: la recensione

Una guida pratica per dare una personalità al vostro sito web e stabilire una connessione umana con gli utenti.

Non capita spesso di leggere libri veramente utili. Per me è successo con Designing for emotion, il quinto libro pubblicato da A Book Apart che da tempo mi promettevo di leggere. Dopo averlo acquistato, non gli ho mai dedicato la giusta attenzione, fino a quando l’ho visto citare durante una presentazione all’Agile UX Camp. Questo mi ha convinto a trovare il tempo per leggerlo, ed ora sono decisamente contento di averlo fatto.

Se un testo come Responsive Web Design mi aveva lasciato molto soddisfatto dal punto di vista tecnico, Designing for emotion ha un approccio totalmente diverso: non si parla di HTML e CSS, perché l’oggetto della discussione è molto più teorico. Se volete capire come catturare l’attenzione dei vostri utenti, offrire loro qualcosa di unico e non riciclare le solite esperienze di navigazione viste altrove, qui troverete molti spunti interessanti. Ci sono riferimenti alla psicologia e non mancano casi studio degni di nota: lo stesso autore, Aarron Walter, è l’UX designer di MailChimp e nel testo riporta vari casi studio relativi al proprio progetto.

Una delle parti che ho apprezzato particolarmente è all’interno degli ultimi capitoli: una guida pratica per convincere il proprio capo / cliente ad adottare la filosofia illustrata nel testo. Se vi è mai capitato di leggere un libro tecnico pensando che non sarebbe mai stato possibile applicarlo nella vostra realtà quotidiana, in questo caso vi vengono messi a disposizione una serie di suggerimenti per risolvere il problema. Non è un’approccio comune, e mi è piaciuto vedere una tale attenzione ai dettagli: quelle contenute nel testo non sono indicazioni fini a se stesse.

Se volete avere un’idea parziale degli argomenti trattati all’interno di Designing for emotion, trovate un estratto del capitolo 3 su A List Apart: Personality in Design. All’interno di questo stesso capitolo c’è un documento molto interessante che guida alla realizzazione di Design Personas per i vostri progetti: potrebbe valere la pena spendere un po’ di tempo per capire la personalità del vostro sito, e sfruttarla per dare coerenza alle interazioni con gli utenti.

I contenuti di Designing for emotion

  1. Emotional Design
  2. Designing for Humans
  3. Personality (estratto in ingleseestratto in italiano)
  4. Emotional Engagement
  5. Overcoming Obstacles
  6. Forgiveness
  7. Risk and Reward

I difetti di questo libro? Devo ammetterlo, faccio fatica a trovarne. Probabilmente l’unico è che essendo un testo uscito un anno fa ha un paio di esempi già vecchi (ad esempio i riferimenti al nuovo Twitter), ma questo è inevitabile quando si parla di web. Le indicazioni presenti sono comunque valide.

Qualcuno forse potrebbe trovarlo troppo teorico, ma quello trattato non è un argomento da tutorial tecnici di cui fare copia-incolla. Se siete interessati a comunicare qualcosa tramite un sito web, è una lettura che vi consiglio senza esitazione.

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Tommaso Baldovino

UX/UI Designer, professionista del web con più di 15 anni di esperienza su WordPress. Sono disponibile a seguire nuovi progetti dall'ideazione alla realizzazione finale. Scrivo ogni 2 settimane la mia newsletter.

13 commenti su “Designing for emotion: la recensione”

  1. Ciao Tom, davvero interessante la tua recensione, sopratutto quando dici che il testo è più teorico che pratico. Io non lavoro sul web, ma nel reparto di ingegneria software dedicato alla progettazione delle interfacce uomo/macchina…ma tutto si fa tranne che questo! Non c’è una politica dedicata all’utente, ma solo al prodotto. La frase che più si sente dire è “se il software FUNZIONA, e quindi non ha bachi, allora VA BENE”…a nessuno interessa se poi l’utente finale non sa che farsene di quel software. In quest’ottica quindi ti chiedo, il libro è dedicato solo al web? O essendo teorico si può pensare di applicare gli stessi concetti anche ad altri software quali applicazioni Java? Te lo chiedo perché sono mesi che “lotto” con il mio capo per introdurre alcuni di questi concetti nel già male organizzato processo di produzione del nostro software… :)

  2. @Stefano il libro è orientato soprattutto al web, anche gli esempi che vengono riportati sono tutti relativi a quel mondo: Twitter, Groupon, MailChimp, Mint… Non escludo che tu possa trovare alcune parti più generiche, ma il target è ben preciso.

    Mi riprometto però di dare un’occhiata ai suggerimenti contenuti alla fine del testo, se ricordo bene vengono suggeriti alcuni libri che potrebbero fare al caso tuo.

  3. Con questo articolo mi hai fatto venire voglia di leggere sia Designing for emotion che Responsive Web Design. Mi son sempre preoccupato più del lato tecnico di un sito, e finalmente (complice il cambio di azienda nella quale lavoro) mi è venuta voglia di approfondire anche il lato comunicativo. Me li consigli, almeno per il mio progetto? Hai anche altri testi da consigliare, visto che sono agli inizi? Grazie :)

  4. @jure sono contento di averti ispirato! Responsive Web Design è interessante, ma prima magari puoi dare un’occhiata ad articoli come questo per capire se l’argomento fa al caso tuo. Designing for emotion a me è piaciuto particolarmente: è breve, ma illuminante, quindi te lo consiglio.

    @Stefano ho dato un’occhiata ai link suggeriti alla fine del libro, potrebbe tornarti utile Universal Principles of Design anche se ammetto di non averlo ancora letto.

  5. quanti naviganti sanno che nel 2012 il libro più richiesto via web (non in libreria) è stato in italia un saggio di auto aiuto: IL MANUALE PRATICO DEL BENESSERE edizioni ipertesto?

  6. Ottimo libro ed ottima recensione. Sono daccordo con l’idea che la parte migliore sia quella legata al “come convincere” chi di dovere ad applicare tali teorie. Il web è pieno zeppo di idee straordinarie, ma la cecità di quelli che dovrebbero esserne i primi fruitori e destinatari è, davvero, senza fine.
    Grazie ancora per la recensione!