Una lezione di design: Bruno Munari

Bruno MunariPer una volta voglio andare oltre il web design e internet, parlando più in generale di design e di uno dei suoi rappresentanti più autorevoli, introducendolo con questa frase:

Quando qualcuno dice “questo lo so fare anch’io”,
vuol dire che lo sa rifare,
altrimenti lo avrebbe già fatto prima

Questa è una delle tante citazioni di Bruno Munari, scomparso a Milano nel 1998 all’età di 90 anni. Se non ne avete mai sentito parlare, vi consiglio almeno di leggere la pagina a lui dedicata su Wikipedia per capire l’importanza del personaggio. E’ stato uno dei rappresentanti italiani più autorevoli per quanto riguarda il design e la grafica, e qualche tempo fa ho scoperto l’esistenza su internet di un suo fantastico contributo.

Si tratta di una lezione tenuta nel 1992 all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, interamente documentata e resa fortunatamente di pubblico dominio. La lezione spazia su vari argomenti, dalla definizione di design a quella di moda, passando per alcuni tipi di sperimentazione fino a parlare della fantasia, argomento su cui Munari scrisse anche un libro.

Vi consiglio di dare un’occhiata al filmato, se non avete tempo di guardarlo tutto selezionate gli argomenti che vi ispirano visto che il contributo è suddiviso per temi, resterete colpiti dall’intelligenza di quest’uomo che con le sue provocazioni ha lasciato il segno nella storia del design italiano.

Per i milanesi e tutti gli interessati, segnalo una mostra a lui dedicata, aperta fino a Febbraio 2008.

Orari e percorsi dei mezzi pubblici con Google Transit

Incredibile ma vero, Firenze insieme a Torino è la prima città italiana ad usufruire di Google Transit.

Di cosa si tratta? E’ un servizio molto comodo per chi vuole spostarsi con i mezzi pubblici. Partendo dall’interfaccia di Google Maps, dopo aver specificato indirizzo di partenza e di arrivo, è possibile visualizzare i percorsi degli autobus conoscendo anche gli ipotetici orari.

Dico ipotetici perchè almeno a Firenze è impossibile trovare un autobus puntuale, ma questo è un altro discorso..

Comunque sia, per quanto riguarda l’efficienza di Google Transit non posso che dare un parere positivo. I tragitti dei mezzi sono corretti e sembra veramente un bel servizio.

Adesso ci vorrebbe una sua diffusione anche nel resto d’Italia e delle tariffe agevoli da parte dei gestori telefonici per poter accedere al sito tramite cellulare. Chiedo troppo?

I 100 migliori siti su web standards e accessibilità

Raccolgo una segnalazione di Ecologia dei siti web assolutamente degna di nota.

Il blog di Virtual Hosting infatti ha pubblicato un elenco di 100 siti che si occupano di accessibilità, web standards e interfacce. Nella lista ci sono molti nomi noti, come A List Aparto o 456 Berea Street, ma fra tutte le risorse segnalate sono molte quelle meno conosciute e tutte da scoprire.

Io ho intenzione di passarne buona parte in rassegna, mi interessano molto quelli dedicati allo User Centered Design. I 100 siti infatti sono suddivisi per argomento in modo da facilitarne la consultazione.

Buona lettura!

CSS Zen Garden torna attivo

CSS Zen Garden - tempioDa anni nel mondo del web design un sito è sempre stato il primo esempio da citare parlando di CSS e delle loro potenzialità. Ovviamente mi riferisco a CSS Zen Garden, un’idea del canadese Dave Shea, che ha permesso a tutti di capire cosa era possibile fare con i fogli di stile.

Se però non ve ne siete accorti, da tempo il sito non veniva più aggiornato con nuovi lavori. Soprattutto per l’impossibilità del suo ideatore di gestire l’enorme numero di contributi che gli vengono tuttora inviati ogni giorno.

Adesso però le cose sono cambiate, ed è proprio il caso di annunciare che CSS Zen Garden è tornato a nuova vita. Dave Shea con un post sul suo sito chiarisce la situazione ed annuncia i cambiamenti in atto: da ora in avanti non esisterà più la suddivisione tra Official Designs e All Designs.

In passato infatti tutti i lavori venivano conservati e catalogati, in un’immenso archivio destinato a diventare sempre più grande. Con l’aumentare delle segnalazioni la cosa era diventata ingestibile, ed ora saranno presi in considerazione solo i contributi migliori, gli Official Designs. Tutti gli altri saranno scartati, ma sarà sempre possibile riprovare.

Nel momento in cui scrivo ci sono già 4 nuove realizzazioni, non male considerando che il post di Dave Shea è del 25 Ottobre scorso.

Che ne pensate? Io sono felice di questa scelta: non sarà il massimo per chi sperava di vedere il proprio lavoro online anche tra quelli non ufficiali, ma almeno in questo modo un sito storico come CSS Zen Garden è tornato attivo.

Se avete dei lavori pubblicati segnalateli pure nei commenti, oppure raccontate la vostra esperienza.

Posizionamento sui motori di ricerca: qualche consiglio

Ogni tanto mi vengono chiesti consigli per il posizionamento sui motori di ricerca: a volte si tratta di siti amatoriali, in altri casi sono vetrine sul web di attività commerciali, ma sono comunque ben pochi i casi in cui si trova svolto un buon lavoro di ottimizzazione per Google ed affini.

Per chiunque abbia voglia di interessarsi all’argomento SEO, i punti fondamentali da cui partire sono senza dubbio:

  • validità del codice e rispetto degli standard descritti dal W3C
  • contenuti ben organizzati e strutturati, utilizzando codice semanticamente corretto

Iniziando da questa base è possibile ottenere buoni risultati, ma la cosa più importante da tenere presente è che un sito per essere trovato ha bisogno di contenuti da offrire. Molti contenuti. E’ per questo motivo che i blog sono così ben visti dai motori di ricerca: sono una fonte continua di notizie in continuo aggiornamento, ed il patrimonio che mettono a disposizione degli utenti aumenta continuamente, ad ogni post.

Non è però tutto così facile. Ci sono diverse tipologie di contenuti completamente invisibili ai motori di ricerca, inutili ai fini del posizionamento e controproducenti se usate su larga scala.

Vengono descritte benissimo nel post SEU, Search Engine Useless su Standardzilla, che riassumo in breve:

Iframes

Gli Iframe non sono validi usando doctype XHTML. Inoltre visualizzare dei contenuti in questo modo significa non sfruttarli pienamente, perchè gli spider dei motori di ricerca non leggeranno ciò che si trova all’interno della finestra dell’Iframe.

Flash

Il tanto discusso flash è spesso inutile ed impossibile da leggere per i motori di ricerca. Il bello è che il modo per far indicizzare comunque i contenuti ci sarebbe, ad esempio fornendo delle alternative accessibili. Inutile dire che non viene quasi mai usato in maniera corretta.

AJAX

Spesso sinonimo di Web 2.0, AJAX è una tecnologia da usare con cautela. Ne ho parlato anche in passato, riempire un sito di javascript per generare i contenuti è una pessima idea ai fini del posizionamento.

Video e Audio

Come immaginerete, tutto ciò che è video e audio non può essere indicizzato da Google (almeno per ora..). Per risolvere il problema basterebbe rispettare i requisiti per un sito accessibile, ovvero affiancare delle trascrizioni.

Cosa fare se un sito ha tutti questi elementi che non verranno mai letti da un motore di ricerca? Lavorare a posteriori non è mai facile, ma inizialmente puntare sulla pulizia del codice può aiutare molto. Utilizzare il corretto title sulle proprie pagine, eliminare i meta tag obsoleti, fare attenzione ai titoli e magari passare ad una doctype di tipo XHTML sono i primi passi da compiere.

E poi? Dopo questo sarà necessario iniziare a correggere gli errori commessi, sostituendo gli elementi incriminati o fornendo le alternative testuali adeguate, tenendo presente che considerare problemi del genere nelle prime fasi della progettazione avrebbe evitato molti problemi.

iPhone sbloccato in vendita anche in Italia

Apple iPhoneIn questi giorni si è sparsa la voce di un iPhone sbloccato in vendita in Francia alla “modica” cifra di 999€.

Oggi navigando su vari negozi online italiani alla ricerca di tutt’altro, mi sono imbattuto per caso in una sorpresa: un iPhone da 8gb in vendita a 679€, ovviamente unlocked. Il prezzo non è quello francese, ma resta comunque alto.

Pare quindi che trovare in commercio anche in Italia il nuovo smartphone (quasi riduttivo definirlo così) di casa Apple non sia un’impresa impossibile. Resta da valutare la convenienza di un acquisto simile, visto che un iPhone sbloccato perde qualsiasi garanzia e non è possibile aggiornare il firmware. Il rischio infatti è quello di trovarsi con un costoso fermacarte da tenere sulla scrivania, non esattamente il massimo.

Intanto le notizie per la distribuzione ufficiale di iPhone in Italia tardano ad arrivare; presumibile quindi che tutto sia rimandato ad inizio 2008.

Versione per cellulari di un sito con Mofuse

MoFuseMoFuse è un servizio appena nato ed ancora in beta che permette di creare in pochi istanti la versione mobile di un sito web.

Grazie a questo strumento tutto viene ridotto all’essenziale, c’è la possibilità di sfruttare i propri feed per generare dinamicamente dei contenuti, e anche di aggiungere delle semplici pagine statiche composte da titolo e testo.

E’ possibile anche aggiungere il proprio logo per personalizzare l’aspetto del sito, ed in futuro ci saranno anche delle widget. Al momento l’unica disponibile è un semplice contatore delle visite.

Il bello di MoFuse è la sua semplicità, del resto è quello che serve per la versione mobile di un sito internet: lo spazio è tutto per i contenuti e poco altro.

Piccola nota di design: nel sito imperversano le onnipresenti Silk Icons, sono veramente ovunque.

Ho appena realizzato una versione per cellulari di TomStardust.com, è visibile all’indirizzo http://m.tomstardust.com in modo che possiate già farvi un’idea delle potenzialità del servizio.

Per chi fosse interessato sono in possesso di alcuni inviti, i primi 8 che nei commenti faranno richiesta di provarlo saranno accontentati!

Aggiornamento: gli inviti che avevo messo a disposizione sono terminati.

Aggiornamento #2: segnalo una nuova recensione di MoFuse su blographik.it, per i più veloci ci sono ancora degli inviti a disposizione.

Aggiornamento #3: ho a disposizione 50 nuovi inviti, se volete provare MoFuse chiedete pure nei commenti.

Aggiornamento #4: il servizio adesso è aperto a tutti, non servono più gli inviti!

Ecco la tv su internet, Joost apre a tutti


Ci siamo, dopo un lungo periodo di beta testing, Joost ha finalmente aperto le sue porte.

Cos’è Joost? E’ un software (disponibile per Windows e Mac) funzionante tramite protocollo p2p che consente di guardare numerosi canali televisivi on-demand, cioè scegliendo i programmi da una lista e facendoli iniziale quando si desidera. La maggior parte dei contenuti è in inglese, ma sono in continuo aumento ed esistono anche alcune trasmissioni localizzate in italiano.

La notizia di oggi è l’apertura a tutti, dopo un lungo periodo di beta privata. Dal sito ufficiale potete scaricare direttamente il software e registrarvi senza problemi, non ci sono più limitazioni.

La mia impressione è che Joost a questo punto sia veramente un passo avanti rispetto alla concorrenza. C’è Babelgum, un software analogo che era partito in maniera promettente, ma è sempre rimasto ad inseguire.

Altra risorsa interessante sembra essere WiTV, ma dopo tutta l’esperienza accumulata da Joost in questo tempo, non sarà troppo tardi per cercare di emergere? Tra l’altro WiTV non ha ancora una beta aperta al pubblico.

Se volete sapere qualcosa di più su Joost, potete leggere la recensione che avevo scritto tempo fa ricordando che gli inviti ormai non servono più.

Buona visione!

Nuovo tema per TomStardust.com: Apple inspired

Palette colori di TomStardust.comI lettori del feed RSS non se ne saranno ancora accorti, ma gli abituali frequentatori di TomStardust.com avranno già notato qualcosa di diverso. Ebbene sì, sono fiero di annunciarvi la nuova veste grafica Apple Inspired.

Non ci sono state rivoluzioni nella struttura delle pagine e nel layout che ritenevo già sufficientemente solido, questo aggiornamento riguarda soprattutto l’aspetto grafico ed in parte minore l’interfaccia.

C’è un nuovo header, una palette di colori diversa e più ricca, ed un pannello di controllo ridisegnato con delle icone più grandi e facilmente cliccabili.

Dal punto di vista dell’interaction design c’è qualche cambiamento. Ho infatti deciso di raggruppare il menu sulla colonna sinistra sfruttando la libreria javascript Mootools che era già presente sul sito per aprire il pannello di controllo. Adesso con lo stesso script (l’ormai famoso accordion) e con l’aggiunta di poche righe di codice il layout è più ordinato, ed alcuni elementi come l’archivio e la lista delle categorie sono disponibili con un clic.

Anche nei commenti dei post c’è una piccola aggiunta che migliora la leggibilità delle mie risposte: ho usato il plugin Author Highlight per differenziarle.

Ma la vera novità di questa versione è una nuova pagina dedicata ai miei temi per WordPress. In questo momento è disponibile esclusivamente Stardust, l’unico reso pubblico. Spero di arricchire presto la sezione, che nel menu di navigazione ha preso il posto del collegamento esterno al mio blog su Splinder, ormai abbandonato a se stesso per mancanza di ispirazione e soprattutto di tempo.

Infine per quanto riguarda la tipografia ho migliorato la leggibilità dei testi, mantenendo il font Verdana ma aumentando le dimensioni dei caratteri. Chi preferiva la vecchia versione può sempre scegliere il CSS con i caratteri piccoli, dal pannello di controllo.

Se doveste riscontrare problemi o errori di navigazione nelle varie pagine non esitate ad avvisarmi, ho testato il nuovo tema su vari browser su Pc e Mac, ma qualcosa potrebbe essermi sfuggito.

Buona navigazione, aspetto i vostri pareri su questa nuova veste grafica!

I controlli per ridimensionare il testo sono utili?

Lente di ingrandimentoProprio in questi giorni un argomento ha attirato la mia attenzione, trattato nello stesso momento su due siti da sempre interessati all’accessibilità del web. Non so se sia una semplice coincidenza, ma sia Accessites.org che 456BereaStreet hanno scritto due articoli dai toni simili sulle “widget” per ridimensionare il testo delle pagine web.

Il parere unanime che viene fuori dalla loro analisi è il seguente: uno strumento del genere è superfluo, perchè i browser hanno già la funzionalità integrata. Piuttosto che inserire nelle pagine degli style switcher javascript o lato server, è meglio istruire il visitatore sulle possibilità che ha già ed insegnargli ad usare meglio ciò che possiede.

I lettori più fedeli sapranno che su questo sito ho da sempre utilizzato il pannello di controllo proprio a questo scopo, e leggere dei pareri autorevoli sull’argomento mi ha portato a riflettere. E’ giusto mantenerlo?

Dal mio punto di vista, pretendere di poter insegnare ad un utente come usare il proprio browser è un’impresa quasi disperata. Saranno ben pochi i visitatori disposti ad imparare qualcosa, la maggior parte vuole semplicemente raggiungere la notizia che gli interessa nel minor tempo possibile.

Proprio per questo motivo eliminare definitivamente lo style switcher per ridimensionare il testo sarebbe inutile, anzi si andrebbe a togliere una funzionalità aggiuntiva, non fastidiosa per l’utente.

Voi cosa ne pensate? Credete sia un’aggiunta utile o lo considerate un elemento superfluo?

Bisogna inoltre capire un altro dettaglio non meno importante: la presenza di uno script simile ha anche una funzione educativa (qualcuno potrebbe definirla “pubblicitaria”). Indica che il sito può essere letto senza problemi ingrandendo il testo, ed è un modo per mostrare il lavoro di ottimizzazione eseguito. Non ce ne dovrebbe essere bisogno, ma è lo stesso principio che porta ad inserire i famosi bollini del W3C.

Ritengo comunque non sia sbagliato il principio di voler guidare i propri visitatori alla scoperta del browser che utilizzano, a tale scopo potrebbe farvi molto comodo il seguente video, magari da includere in una pagina dedicata all’accessibilità del proprio sito: