La prova su strada del tablet Apple in versione Wi-Fi, dopo alcuni giorni di utilizzo.
Sono in possesso da circa una settimana di un iPad Wi-Fi da 16Gb, ed in questi giorni posso dire di averlo testato a fondo in tutti gli ambiti che mi interessavano. Questa recensione vuole essere il più possibile obiettiva, mettendo in evidenza pregi e difetti: se avete domande o curiosità i commenti sono a vostra disposizione.
Unboxing e configurazione
La Apple ha ridotto al minimo il contenuto della scatola: oltre all’iPad, c’è solo l’alimentatore e qualche foglio illustrativo. Nessun manuale. Appena acceso il tablet, appare l’indicazione di collegarlo ad iTunes per la prima sincronizzazione: collegato al computer in pochi minuti sono riuscito a riversare all’interno tutti i contenuti e le applicazioni che mi interessavano e che avevo già scaricato per iPhone.
Prime impressioni: ottima velocità
Una delle cose che mi hanno più impressionato è stata la velocità di risposta. Abituato ai tempi dell’iPhone 3G (che ha poco meno di 2 anni), sono rimasto stupito vedendo aprirsi in pochi istanti le stesse applicazioni che sullo smartphone impiegano vari secondi. Il processore A4 fa il suo dovere, e fino ad ora non ho trovato app che riuscissero a metterlo in difficoltà.
Il tempo di risposta alle varie interazioni con lo schermo è eccellente: inutile negarlo, è uno dei vantaggi principali dell’interfaccia realizzata da Apple. Avere un feedback immediato su un touchscreen è fondamentale.
Navigazione in rete
L’iPad si comporta bene navigando in rete: sembra una cosa da poco, ma poter scorrere un sito web usando le proprie mani invece che un mouse dà una sensazione completamente diversa, molto più naturale.
Il caricamento delle pagine via Wi-Fi non mi ha mai dato problemi con una normale linea a 8Mb (circa 6Mb effettivi in download). Non posso dire come si comporti in questo senso l’iPad con connessione 3G, ma facendo le dovute proporzioni con l’iPhone, l’apertura delle pagine sarà sicuramente più lenta quando non si usa la connessione wireless.
L’assenza di Flash
Che problemi mi ha dato il mancato supporto di Flash? Fino ad ora mi sono trovato bloccato in un caso, aprendo un sito di un hotel realizzato interamente in flash e senza versione HTML alternativa. Sorvolando il discorso accessibilità, è stata l’unica situazione in cui ho dovuto ricorrere ad un altro computer.
E’ anche vero che non mi interessano i giochi in Flash e navigo molto spesso per siti informativi dove il testo è prevalente. La mancanza per me non è grave, ma ero ben consapevole di questo al momento dell’acquisto: ovviamente ognuno dovrà fare le sue considerazioni in base all’utilizzo che fa della rete.
Rendering dei siti
Ho rivolto particolare attenzione al rendering dei siti su iPad, argomento che mi interessa direttamente. Tenendo il dispositivo orizzontale, i testi sono quasi sempre leggibili senza bisogno di zoom, a seconda delle dimensioni del font utilizzato. I siti con la classica larghezza di 960-980px non presentano quindi grandi problemi.
Per gli sviluppatori: non ritengo necessario realizzare una versione apposita per iPad di un sito, a meno che non ci siano particolari esigenze. Un esempio potrebbe essere un sito in Flash, con contenuti multimediali che potrebbero essere forniti in HTML5, ma in quel caso invece di realizzare una versione alternativa per il tablet Apple la cosa migliore sarebbe rifare il sito originale in maniera più accessibile.
E’ comunque da considerare con attenzione la dimensioni di elementi come link e pulsanti. Sullo schermo dell’iPad (1024x768px) alcuni oggetti potrebbero apparire troppo piccoli. E’ una cosa che potrebbe mettere in difficoltà alcuni utenti, obbligando a zoomare la pagina prima di premere un pulsante.
Una cosa fastidiosa, che sarà sicuramente risolta con il tempo ma che crea problemi in questo primo periodo di entrata sul mercato dell’iPad, è che molti siti lo riconoscono come un iPhone caricando la versione mobile. Succede anche su questo sito utilizzando il plugin MobilePress: è fastidioso, perché l’iPad ha a tutti gli effetti uno schermo di dimensioni normali, e non c’è motivo di trattarlo al pari di un palmare o di uno smartphone.
Disponibilità di applicazioni
In questi giorni l’App Store sta iniziando a popolarsi di applicazioni per iPad: è normale che siano ancora una minoranza, ma è logico aspettarsi già dalle prossime settimane un buon numero di nuovi programmi. Ce ne sono di gratuite, ma i prezzi medi sono più alti di quelle per iPhone.
Tra quelle che ho potuto provare mi limito a segnalarne un paio:
Dropbox: è eccellente, gratuita, permette di scaricare sull’iPad i file preferiti per quando non si ha la connessione a disposizione e consente di aprire i formati supportati anche con applicazioni esterne (ad esempio i pdf con GoodReader). In pratica avrete accesso in qualsiasi momento ai file che già condividete tra vari computer grazie a Dropbox.
Keynote (iWork): provata per la prima volta in un Apple Store, ho creato una presentazione di 4-5 slide in 2 minuti. Unita ad un eventuale adattatore VGA per collegarsi ad un proiettore esterno, rende l’iPad un ottimo strumento per realizzare delle slide.
Per quanto riguarda iBooks, trovate un discorso a parte più avanti.
Uso delle applicazioni per iPhone
E’ possibile usare le applicazioni per iPhone senza problemi, l’unica differenza è la risoluzione. Portando la visualizzazione a tutto schermo, il risultato è ovviamente sgranato e per me poco soddisfacente: può essere una soluzione di ripiego nel caso di alcune App insostituibili, ma ben presto vi ritroverete a cercare delle alternative apposite per iPad.
Non è solo un discorso di qualità della grafica, ma anche di interfaccia: lo spazio a disposizione sul tablet è inevitabilmente maggiore, per questo motivo utilizzare le applicazioni per iPhone è spesso limitante. Inoltre alcune non permettono di seguire l’orientamento del dispositivo in tutti e quattro i versi, ma ne hanno uno fisso (capita spesso con i giochi).
iPad come e-book reader e iBooks
Ho iniziato a leggere un e-book da qualche giorno e la prima impressione è stata positiva. I libri in formato ePub possono essere importati su iTunes e da lì sincronizzati con l’iPad. Leggere sul tablet fino ad ora non mi ha dato problemi, anche perché è possibile regolare facilmente contrasto, dimensioni e tipo di font (Palatino di default). E’ possibile che per periodi di lettura lunghi lo schermo affatichi comunque la vista: ancora non mi è capitato, ma non escludo che possa succedere dopo alcune ore.
Questa è la cruciale differenza con il Kindle di Amazon, che nasce apposta per un unico scopo e si comporta egregiamente usando l’e-ink. Se avete bisogno semplicemente di un e-book reader, l’iPad non è la scelta migliore, perché consente di fare anche molto altro. Se però siete interessati a leggere dei fumetti, il discorso si fa già più interessante, perché la resa dei colori su schermo è eccellente.
Tastiera virtuale
Inutile negarlo, la tastiera virtuale è scomoda rispetto all’alternativa fisica. Non è difficile da utilizzare con un po’ di attenzione, ma è sicuramente meglio connettere l’iPad ad una tastiera “reale” se si ha intenzione di utilizzarlo per scrivere lunghi testi.
Tenetelo presente anche in base all’uso che ne potreste fare: non ci sono problemi per scrivere l’indirizzo di un sito web, inserire una e-mail, o fare delle brevi chat, ma in altre situazioni potreste trovarla scomoda.
Io mi sto abituando gradualmente, ma la cosa più difficile è trovare una posizione ideale in cui scrivere. Utilizzando il case originale Apple come supporto per tenere l’iPad inclinato non è un gran problema, a patto di essere seduti ad un tavolo o comunque con una superficie di appoggio.
Wi-Fi o 3G?
Dopo aver utilizzato per diversi giorni il modello Wi-Fi, continuo ad essere convinto che l’uso principale dell’iPad sia quello casalingo. Sinceramente non vedo l’utilità dell’acquisto del modello 3G, soprattutto considerando anche la spesa di un abbonamento telefonico aggiuntivo: la soluzione più accessibile al momento è quella di 3 Italia, ma i problemi di copertura continuano a lasciarmi dubbioso.
L’iPad è un dispositivo comunque ingombrante, non può essere portato in tasca e sicuramente non lo tirerete fuori per fare un check-in su Foursquare o per aggiornare il vostro status su Twitter quando siete per strada. In questi casi uno smartphone resta la soluzione ideale.
La versione 3G può avere senso se viaggiate molto e lo schermo del cellulare vi sta stretto per navigare su internet, ma per vedere un film o presentare delle slide la connessione è inutile.
Conclusioni
Non è passato un tempo sufficiente per poter dare giudizi definitivi, ma fino ad ora sono decisamente soddisfatto dell’acquisto. Non c’è un solo modo per utilizzare l’iPad, ma ogni giorno scopro nuove possibilità e mi vengono in mente soluzioni a cui non avevo pensato prima.
Le limitazioni della chiusura del sistema Apple si avvertono solo se avete esigenze tali da non poter tollerare alcuni limiti. Lato hardware, l’unica cosa che avrei trovato comoda sarebbe stato un lettore di memory card integrato, invece di averlo come accessorio esterno.
Sono comunque pronto ad aggiornare questo articolo in futuro, in caso cambiassi opinione su uno dei punti elencati.
Se avete delle curiosità riguardo all’iPad, volete chiedermi qualcosa sul suo funzionamento o siete incuriositi da alcune applicazioni dell’App Store, scrivetemi nei commenti e risponderò a tutte le richieste.