99designs e la svalutazione del mercato IT

Un sito consente di avere lavori di design realizzati per 100$. Analisi del fenomeno e dei problemi del mercato IT, non solo in Italia.

99designs LogoNavigando in rete si fanno ogni giorno delle scoperte, quella odierna per me è stata 99designs. E’ un sito creato dai gestori di Sitepoint che permette di organizzare dei contest, stabilendo un compenso. I partecipanti sottopongono i loro lavori ed il creatore del concorso decide quale accettare, pagando la cifra stabilita.

Sembrerebbe interessante, se non fosse che la maggior parte dei lavori (soprattutto attività di logo design, ma anche layout per siti web) hanno compensi tra i 100$ ed i 200$, cifre veramente irrisorie soprattutto se pensate al cambio euro-dollaro.

A volte si incontrano clienti che per la realizzazione di un sito affermano “lo faccio fare a mio nipote.. se la cava con i computer e risparmio”, ma in quel caso il risultato sarà logicamente amatoriale. A questo target di clienti non interessa il lavoro di un professionista. Qui però il problema passa ad un livello diverso, perchè i risultati finali spesso sono buoni, ma ricevono un compenso non adatto.

Il punto cruciale è uno: il mercato è cambiato, non servono innovazione e grandi investimenti, ma nella maggior parte dei casi si scelgono le soluzioni più economiche. Ovviamente anche i gestori di 99designs ne sono consapevoli, ma finchè avranno partecipanti ai contest non ci sarà motivo per cambiare politica.

Proprio pochi giorni fa sulle pagine di questo sito è stato sollevato indirettamente il problema, nei commenti del contest per il logo di Kublai, che aveva un premio di 1000€. Se pensate che nel caso di 99designs ci sono lavori di buon livello realizzati anche per 100$, gli spunti di riflessione non mancano.

Ci sono stati diversi articoli sui problemi del mercato IT anche su Punto Informatico: uno dei più interessanti è del Novembre scorso, di Giuseppe Cubasia, che dice:

Per semplificare, il mercato dell’IT è diventato come l’IKEA.
Ne aprono sempre di più e sono sempre di più affollate perché la gente vuole soluzioni economiche, talmente economiche che se le monta da sola, magari male, consapevole che non è proprio quello che voleva, consapevole che tra pochi anni dovrà ricomprarle, però sono soluzioni economiche e che fanno (quasi) al caso loro.

Personalmente credo che il problema esista, ma debba essere valutato senza rassegnarsi. Se si hanno le qualità, trovare lavoro nel settore non è impossibile, l’importante è cercare negli ambiti giusti. Il sito amatoriale può essere fatto da più o meno chiunque, ma ci sono determinati progetti che necessitano di figure specializzate, ed è lì che si può fare la differenza.

Ci sarà sempre chi avrà bisogno di consulenti di accessibilità ed usabilità, che dovrà affidarsi ad un professionista per evitare problemi ed avere garanzie sia di qualità che di assistenza.

Voi cosa ne pensate? Aspetto i vostri pareri a riguardo, l’argomento è rilevante sia per chi lavora nell’ambito del web design, che più in generale nel mercato IT.

La crescita continua: TomStardust.com compie due anni

Secondo compleanno per questo blog, che continua a migliorarsi e farsi conoscere. Ho appena introdotto alcuni miglioramenti grafici ed un nuovo stile di presentazione degli articoli.

Sono già passati due anni dalla nascita di TomStardust.com, un blog nato come semplice progetto personale, che col passare del tempo mi ha dato (e continua a darmi) grandi soddisfazioni.

Con questo secondo compleanno ho voluto introdurre alcuni cambiamenti, sia grafici che strutturali. Non sono novità sconvolgenti, ma rientrano nella logica di quelle piccole modifiche che ho realizzato con il passare del tempo per migliorare l’esperienza di chi visita il sito. Questa volta ho deciso di fare diversi aggiornamenti tutti insieme, per festeggiare come si deve.

Le novità

Una delle prime cose che avrete notato sarà stata l’immagine diversa all’interno dell’header. Un modo semplice per celebrare la ricorrenza prima di tornare alla versione standard!

La novità più importante riguarda però la modalità di presentazione dei post. Ho introdotto un sottotitolo per descrivere meglio gli articoli, che adesso verrà usato anche nelle pagine delle categorie e nell’archivio, oltre che nei risultati della ricerca. Tutto questo tramite una funzione già integrata su WordPress, il riassunto opzionale o excerpt.

Inoltre in homepage ho voluto incentrare l’attenzione sull’ultimo post pubblicato, alleggerendo la presentazione di quelli precedenti.

Questo cambiamento mi è possibile vista la frequenza con cui scrivo, in media 1-2 articoli a settimana. In un blog con più aggiornamenti non sarebbe stata una scelta saggia.

Altra aggiunta grafica riguarda il numero di commenti, adesso visibile anche accanto al titolo dei post. Ovviamente è possibile cliccare sul link per leggerli o intervenire.

Infine gli stessi commenti hanno subito un restyling, soprattutto per differenziare meglio i miei interventi. Ho usato anche le icone di IconBuffet, un sito/community di ottima qualità per questo genere di risorse. Se vi interessa saperne di più o ricevere un invito, fate richiesta nei commenti e preparerò un post a riguardo.

Statistiche e articoli più letti

Per avere un quadro generale sullo sviluppo di TomStardust.com, ecco alcuni dati aggiornati dopo 2 anni di vita:

  • 149 articoli scritti
  • 1008 commenti, il numero rispetto al primo anno è aumentato quasi del 300%!
  • 29002 messaggi di spam bloccati da akismet
  • superata quota 450 lettori del Feed RSS
  • PageRank 6

Se volete fare un confronto, trovate i dati di un anno fa sul post dedicato al primo compleanno del blog.

Parlando invece del tema WordPress Stardust, i download ufficialmente conteggiati sono circa 16000, numero che è relativo solo alle statistiche di alcuni siti che posso monitorare, ma che rende l’idea del successo ricevuto.. decisamente inaspettato.

Questi invece gli articoli più letti del secondo anno:

  1. iPhone sbloccato in vendita anche in Italia – come prevedibile, l’iPhone è uno degli oggetti più attesi sul mercato Italiano
  2. WiTv: la tv online sul tuo browser – una web tv alternativa a Joost e Babelgum
  3. Estensioni Firefox: la top 10 per il web design – una raccolta di estensioni indispensabili per chi sviluppa sul web
  4. Stardust v1.0, il mio tema accessibile per WordPress – il post per il lancio ufficiale del tema Stardust

Fatemi sapere cosa pensate delle novità introdotte, sono sempre aperto a suggerimenti. Il mio impegno nel continuare a far crescere TomStardust.com è garantito, e ricordate che potete seguirmi anche tramite il feed RSS.

Il Framework CSS ideale

I Framework CSS sono fogli di stile con regole già pronte, che teoricamente dovrebbero servire per tutte le esigenze. In realtà per me non è così, il mio CSS di base è costruito su misura.

CSS Edit LogoIn questi giorni ho ottimizzato il CSS di base che utilizzo come partenza per tutti i miei lavori. Scartare a priori l’idea di utilizzare un qualsiasi Framework CSS, come Blueprint, è stata la prima cosa che ho fatto.

Per chi non lo sapesse i Framework CSS sono fogli di stile con regole già pronte, che teoricamente dovrebbero servire per tutte le esigenze, ma che almeno nel mio caso complicano solo il lavoro. Spesso proprio questa generalità implica un’inutile mole di codice, che nella maggior parte dei casi non viene utilizzato.

Queste soluzioni non potranno mai essere universali: ognuno è abituato ad utilizzare un metodo diverso, e CSS Reset a parte tutto il resto ha comunque bisogno di essere personalizzato.

E’ appunto solo il CSS Reset di Eric Meyer che uso come punto di partenza, perchè consente di avere una buona coerenza tra i vari browser senza i problemi del reset con il selettore universale “*”.

Nel mio caso ho eliminato i selettori che non utilizzo per alleggerire il codice, ma la base è sempre quella di Eric.

Inoltre una comoda aggiunta per la quale ho rubato l’ispirazione a Piotr, è l’inserimento di una sezione dedicata ai colori utilizzati, all’inizio del CSS. Un comodo riferimento durante lo sviluppo, anche per eseguire al volo dei copia-incolla dei codici esadecimali.

Il risultato finale è un CSS che potete vedere a questo indirizzo, ma che non è pensato per essere adatto a tutti, l’ho realizzato esclusivamente per me.

Il mio consiglio è di ispirarsi alle varie soluzioni che offre la rete, ma costruirsi un CSS di base secondo le proprie esigenze. Solo così potrete ottimizzare i tempi nella scrittura di un foglio di stile.

Shadowbox: soluzione Javascript per gallerie di immagini

Analisi di Shadowbox, una soluzione Javascript che potrebbe definire un nuovo standard per la realizzazione di gallerie di immagini.

Le gallerie di immagini sul web occupano senza dubbio un importante spazio, soprattutto per la varietà di soluzioni javascript che ci sono a disposizione per implementarle.

Gli script più famosi sono sicuramente Lightbox e Thickbox, che ho confrontato in passato. Da qualche mese però è disponibile Shadowbox, una soluzione che potrebbe definire un nuovo standard per la realizzazione di gallerie di immagini.

Queste le caratteristiche:

  • Standard-compliant: il codice HTML utilizzato è valido
  • Cross-browser: supporta tutti i principali browser, da IE6 ad Opera passando per Firefox e Safari
  • Cross-platform: è adattabile a molti framework javascript (Prototype, jQuery, MooTools..) tramite gli adapters, che indicano a Shadowbox quale metodo utilizzare
  • Aspetto personalizzabile: tramite delle skin CSS è semplice modificare l’aspetto delle finestre
  • Multiformato: supporta immagini, filmati QuickTime, Windows Media Player, Flash, Flash Video e HTML
  • Configurabile: sono disponibili decine di opzioni di personalizzazione per cambiare facilmente colori, interfaccia e tempi di esecuzione

Quello che mi ha colpito maggiormente è proprio il supporto a diversi framework, che consente di risparmiare codice, ridurre i tempi di caricamento e integrare perfettamente Shadowbox nel proprio sito.

Se volete approfondire l’argomento vi rimando al sito ufficiale, dove sono disponibili anche varie demo.

Per valutare invece le altre soluzioni per realizzare gallerie di immagini, potete leggere il post “Gallerie di immagini, adesso c’è anche Smoothbox”, dove ho raccolto varie segnalazioni.

Le novità di WordPress 2.5

La versione 2.5 di Wordpress analizzata nei dettagli, dall’interfaccia alle nuove funzionalità, con un’occhio di riguardo per i problemi di compatibilità.

La prossima versione di WordPress si propone di introdurre numerose novità rispetto al passato, con un consistente aggiornamento. Al momento è uscita la seconda Release Candidate, e pur non essendo la versione definitiva garantisce già una buona stabilità.

I cambiamenti sono molti e riguardano soprattutto la parte amministrativa. Non ci saranno grandi rivoluzioni se siete esclusivamente dei lettori, ma se possedete un blog WordPress è bene che conosciate la Release 2.5 prima di installarla.

La nuova interfaccia

Wordpress 2.5 navigation

La prima cosa che ha attirato la mia attenzione è la nuova interfaccia dell’amministrazione. E’ stato effettuato uno studio di usabilità da Happy Cog, la Web Agency di Jeffrey Zeldman, il che è già un’ottima garanzia.

Tra le novità più evidenti c’è un nuovo menu orizzontale suddiviso in due sezioni: una più evidente sulla sinistra per le funzioni più usate, ed una seconda sulla destra per le impostazioni generali che vengono modificate meno spesso.

Anche la pagina per la scrittura di un post è cambiata, lasciando in evidenza solo i campi più importanti per poter pubblicare un post immediatamente.

Wordpress 2.5 write post

Le nuove funzioni

Oltre alla nuova interfaccia, ecco le funzioni più rilevanti che sono state introdotte in WordPress 2.5:

  • Bacheca (dashboard) personalizzabile
  • Possibilità di avere l’editor di testo in modalità full-screen
  • Flash uploader per caricare più file insieme e creare gallerie di immagini
  • Plugin upgrade automatico
  • Gestione delle tag
  • Supporto ai Gravatar senza necessità di plugin aggiuntivi
  • Minori velocità di caricamento

Compatibilità

Il punto critico di WordPress 2.5 è la compatibilità. Al momento non sono stati rilevati problemi con i temi esistenti, le nuove funzioni (ad esempio i Gravatar integrati) non vengono semplicemente sfruttate se il tema non le prevede.

I plugin invece potrebbero creare diversi problemi. Visto che è cambiata l’interfaccia dell’amministrazione, molti dovranno essere aggiornati dai rispettivi autori.

Trovate a questo indirizzo una lista dei plugin compatibili.

Conclusioni

La versione ufficiale di WordPress 2.5 uscirà molto presto, questione di giorni. Se volete aggiornare la vostra installazione il mio consiglio è di testare tutto in locale, con XAMPP se avete un PC o MAMP se usate Mac OS. Installate gli stessi plugin che avete online, il vostro tema, e verificate che tutto funzioni. A questo punto sarete pronti per aggiornare il vostro blog.

Aggiornamento del 30 Marzo 2008: WordPress 2.5 è stato appena rilasciato ufficialmente, potete leggere il post introduttivo sul sito ufficiale e scaricarlo direttamente dalla pagina download.

CSS3 Web Fonts: test pratico

Istruzioni d’uso per i Web Fonts, nuovo modulo dei CSS3.

Con i CSS2 è possibile avere un buon controllo sui font utilizzati in una pagina web. Basta dichiarare un elenco di font, e se il primo non è disponibile il browser cercherà il secondo, fino all’esaurimento dei font dichiarati.

Le cose però sono state sviluppate ulteriormente con i CSS3, che vedono l’introduzione dei Web Fonts.

Cosa sono i Web Fonts? Sono un miglioramento che consente tramite CSS di far scaricare automaticamente all’utente dei font non installati sul proprio sistema operativo. In questo modo le pagine saranno visualizzate esattamente come pensato dal graphic designer, senza bisogno di ricorrere a tecniche di image replacement.

In realtà il documento del W3C che parla di Web Fonts è stato creato il 2 Agosto 2002, ma come noto dalla dichiarazione di uno standard all’utilizzo pratico il cammino è lungo. Ne parlo ora perchè Safari 3.1 è il primo browser a supportarli, consentendo di iniziare ad usare questa tecnica.

Niente infatti vieta di utilizzare i Web Fonts, che saranno trascurati dai browser che non li supportano.

Per usarli, è sufficiente inserire all’interno del CSS una dichiarazione di questo tipo, indicando il percorso per scaricare il font:

@font-face {
font-family: 'Bimini';
src: url('bimini.ttf');
}

A questo punto sarà possibile usare il font dichiarato (Bimini) senza preoccuparsi della sua presenza sul computer dei visitatori:

h1 { font-family: Bimini, Arial, sans-serif; }

Da notare che se si vuole usare il nuovo font in grassetto, va dichiarata anche questa variante:

@font-face {
font-family: 'Bimini';
font-weight: bold;
src: url('bimini.ttf');
}

Stesso discorso per il corsivo e le altre combinazioni a disposizione.

Se avete Safari 3.1 e volete testare i Web Fonts, ho preparato una pagina demo. Utile anche per chi vuole vedere il CSS in pratica.

A questo punto potete utilizzarli liberamente, al momento solo chi usa Safari avrà un’esperienza migliore.

Il mio consiglio però è di farlo in maniera responsabile. Ricordate che dovreste usare solo font gratuiti con licenza di libera distribuzione, e soprattutto che verranno scaricati dal browser dei visitatori. Considerando che esistono font dal peso superiore ai 100kb, valutate con attenzione ogni cosa prima di usare i Web Fonts.

Contest: un logo per Kublai

Realizzate un logo per il progetto Kublai ed aggiudicatevi il premio di 1000€.

Per tutti i designer che hanno voglia di mettersi in mostra e allo stesso tempo guadagnare 1000€, c’è un contest molto interessante per un nuovo progetto: Kublai.

E’ un’iniziativa che si propone di aiutare lo sviluppo locale, visto che nasce proprio da un gruppo interno al Ministero dello Sviluppo Economico.

Chi vorrà partecipare dovrà realizzare un logo, il vincitore verrà menzionato nel futuro sito dell’iniziativa e come già anticipato riceverà un interessante premio di 1000€.

L’unico problema è la scadenza, visto che è fissata per il 30 Marzo. Poco tempo a disposizione quindi, ma se avete le capacità ed il tempo per partecipare non fatevi sfuggire l’occasione!

Molto spesso vengono lanciati concorsi al risparmio, sfruttando l’abilità di chi ha bisogno di farsi conoscere. In un contesto dove la ricompensa più comune è un semplice link o un iPod shuffle, un’iniziativa del genere non può che essere lodata.

Trovate tutte le informazioni necessarie ed i contatti sul blog di Alberto Cottica.

La velocità di Firefox 3

Risultati interessanti per la nuova versione del browser di casa Mozilla: Firefox 3 sarà molto più veloce.

FirefoxE’ stata appena rilasciata la quarta beta di Firefox 3, e sembra proprio che ci dovremo aspettare un netto miglioramento nelle prestazioni del browser di casa Mozilla.

Sul sito mozillalinks.org infatti sono stati resi pubblici i risultati di alcuni test decisamente sorprendenti.

Il primo miglioramento riguarda il consumo di memoria: se fino ad ora utilizzare Firefox significava arrivare facilmente a 200Mb di RAM occupata, con Firefox 3 le cose sembrano cambiare. Le dichiarazioni ufficiali parlano di correzioni a numerosi memory leaks, il che spiega i problemi di Firefox 2 soprattutto dopo lunghe sessioni di lavoro.

La cosa più sorprendente però è la velocità nell’interpretare codice Javascript. Per il test è stato utilizzato Sunspider, che potete usare anche voi per rendervi conto delle differenze tra i vari browser. Con tutti i dubbi del caso, Firefox 3 è risultato 2 volte più veloce di Opera e Safari, 3 volte più veloce di Firefox 2, e addirittura 5-6 volte più veloce di Internet Explorer 7.

Considerando il sempre più diffuso utilizzo di Javascript nelle pagine web, resta solo da sperare che la versione finale mantenga questi risultati.

La data di uscita di Firefox 3 ancora non è nota, ma entro un mese vedrà la luce la versione Release Candidate, ultimo passo prima del rilascio finale.

Se siete interessati ad approfondire, vi consiglio di leggere anche Punto Informatico. Se invece utilizzate Internet Explorer, forse è arrivato il momento di guardarsi intorno e provare qualcosa di diverso.

Download Gratuiti: 10 Idee per farsi conoscere

10 consigli per acquisire nuovi lettori rilasciando materiale gratuito. Free è la parola magica.

DownloadChi scrive su un blog spesso ha varie conoscenze tecniche, che possono spaziare dalla grafica alla programmazione. Come poter sfruttare le proprie capacità per farsi conoscere, apprezzare ed acquisire più lettori? Il modo più immediato passa senza dubbio per il rilascio di materiale gratuito.

Free è la parola magica, distribuire un prodotto gratuitamente attira sicuramente più utenti rispetto alla vendita di materiale anche a costi bassissimi. Se avete dubbi su cosa potreste rilasciare, ecco alcuni esempi.

1. Icone

Uno dei prodotti più diffusi. I set di icone gratuite sono una grande attrattiva, ovviamente la qualità deve essere all’altezza.
Esempi: Silk Icons, Liquidicity Vector Icons

2. Bottoni ed elementi grafici

Potete realizzare e distribuire tutti gli elementi grafici che appaiono su una pagina web: bottoni, menu, decorazioni, anche in diverse varianti di colore per offrire più scelta.

Esempio: Liquidicity Vector Buttons

3. Photoshop Brushes

I pennelli per Photoshop sono sempre più diffusi. In rete se ne trovano in abbondanza, ma quelli di qualità sono rari. Se decidete di realizzare un set, ricordatevi che l’alta risoluzione è benvenuta.

Esempio: Fresh Foliage Photoshop Brushes

4. Photoshop/Fireworks Styles

Un’idea semplice ma utilissima è quella di rilasciare degli stili pronti da usare per Photoshop, Fireworks o altri programmi simili. Su questa strada le possibilità sono molteplici.

Esempio: Ultimate Web 2.0 Layer Styles

5. Temi WordPress, Joomla & co.

Qui la difficoltà aumenta, ma visto che la cosa mi riguarda direttamente vi posso dire che un tema di successo porta numerosi contatti, diverse richieste di lavoro e soprattutto molti backlinks. L’importante è che il tema sia originale per emergere dalla massa.

Esempi: Stardust WordPress Theme, dfTheme for Joomla

6. Video Tutorials e Screencast

Un tutorial video è un contenuto diverso dagli altri presentati fino ad ora, ma che può permettere di ottenere un buon ritorno in termini di visite. Basta un software come Jing ed un argomento interessante.

Esempio: come aggiornare WordPress di Andrea Beggi

7. Wallpapers

Gli sfondi per il desktop sono sempre apprezzati, ma tenete presente che il target dei visitatori in questo caso potrebbe allontanarsi dal vostro ambito, molto più che negli altri casi elencati.

Esempio: nDesign Studio Wallpapers

8. Estensioni per Firefox

Se siete degli sviluppatori, uno dei modi possibili per farvi conoscere è realizzare un’estensione per Firefox. I linguaggi necessari sono Javascript, CSS e XUL.

Esempio: Web Developer

9. Plugin per WordPress

Sempre in ambito programmazione, un’altra soluzione riguarda WordPress. La community che utilizza questa piattaforma di blogging è enorme, rilasciare un plugin utile è un’ottimo modo per farsi conoscere.

Esempio: Google and Feedburner Reports Plugin

10. Documenti tecnici

Un’altra soluzione possibile riguarda la distribuzione di documenti tecnici, magari in pdf. Un’alternativa è distribuire una raccolta dei propri migliori articoli, o i risultati di un sondaggio che avete ospitato.

Esempio: A List Apart Web Design Survey

Per concludere, ci sono molti tipi di contenuti che si prestano ad essere distribuiti tramite il proprio blog. Il mio consiglio è di trovare l’idea che meglio si possa combinare con le proprie capacità. E’ inutile inventarsi designer e rilasciare materiale scadente se non si ha il talento necessario, in tal caso meglio cimentarsi in qualcosa di diverso. Ciò che viene pubblicato deve essere sempre a buoni livelli, altrimenti sarà solo tempo perso. La qualità è fondamentale.

IE8, Microsoft e gli Standard Web

Analisi delle ragioni che potrebbero aver portato Microsoft alla fatidica decisione: Internet Explorer 8 supporterà i Web Standards.

Internet Explorer 8 rispetterà di default gli standard web. Questa è la notizia che da un paio di giorni sta facendo il giro del mondo, ripresa su blog e testate più o meno importanti. Del resto che IE fino ad ora sia sempre stato ben lontano dagli standard è cosa nota, era prevedibile che un’inversione di tendenza provocasse tanto scalpore.

La cosa più strana è come la Microsoft sia arrivata a questa decisione. Fino a poco fa la sua posizione era completamente opposta, e prevedeva che il Super-Standard Mode dovesse essere abilitato tramite un meta tag apposito. Questa scelta era stata approvata nientemeno che da Jeffrey Zeldman su A List Apart, sollevando numerose polemiche.

Come si può essere arrivati a questo cambiamento, tanto positivo per gli sviluppatori che fanno del rispetto degli standard la loro religione?

La risposta più plausibile è quella ipotizzata da Andy Budd, in un post precedente al cambio di posizione della Microsoft:

Microsoft have set up the ideal conditions to marginalise their own browser. Clueless developers won’t know about this behaviour so every new site they build will automatically be rendered as IE7. Clued-up developers will use this as an excuse to freeze support for IE and turn their attentions to better browsers.

[..]

No matter what great leaps forward the Internet Explorer team make from now on, the majority of developers won’t use them and the majority of users won’t see them.

In pratica se la Microsoft fosse rimasta lontana dagli standard, gli sviluppatori avrebbero potuto smettere di preoccuparsi di IE8 e successivi, limitandosi a controllare la visualizzazione su IE7.

Un probabile suicidio, perchè tutte le future release si sarebbero comportate di default sempre allo stesso modo. L’esperienza di navigazione migliore sarebbe rimasta un’esclusiva dei browser concorrenti.

In ogni caso, questa novità deve essere accolta positivamente: uno sviluppatore del calibro di Roger Johansson ha parlato di sorpresa dell’anno, ed io non posso che concordare.